http://www.chinadaily.com.cn/cndy/2012-06/07/content_15481194.htm
2012-06-07 08:15

A vision of China's rural future
By Chen Jie and Erik Nilsson

While visiting the country's rural settlements is often like traveling back in time, workers and even tourists flock to Yonglian village to see "the future of the Chinese countryside".


http://www.china-files.com/it/link/18549/wukan-docet
08-06-2012

Wukan docet
di Gabriele Battaglia

Il China Daily si è recentemente sprecato in elogi per un piccolo villaggio. Il rinnovato interesse dello Stato per le campagne è un modo di rispondere alle domande del mondo rurale, che crescono grazie al ritorno dei lavoratori migranti e ai vecchi quadri di Partito. Il caso di Wukan fa scuola.

Se volete conoscere la Città del sole secondo Pechino - o per meglio dire la “comunità armoniosa” - leggete A vision of China's rural future, articolo pubblicato da China Daily.


http://www.eilmensile.it/2012/06/10/cina-di-contadini-e-di-rivoluzioni/
10 giugno 2012

Cina, di contadini e di rivoluzioni
di Gabriele Battaglia

Stabilità e diritti fondamentali. Sul difficile equilibrio di questi due termini si gioca il futuro della Cina rurale e forse della Cina tutta.


One Response to Cina, di contadini e di rivoluzioni

Tipico cinese, un sacco di parole e demagogia ed autoelogiamento per “girare intorno” al problema:
qui (poiché chi scrive vice qui da anni ed in mezzo ai cinesi non negli hotel 5 stelle) il vero problema e’ che i cinesi non sono consapevoli della loro potenza e di che cosa sia e come si possa applicare la democrazia e le leggi che già esistono ad una fascia dirigente e politica corrotta al 98% ( statistiche ufficiali cinesi).
Qui tutto viene aggirato, sommerso, corrotto ed anche i giovani che ora frequentano le scuole statali elementari e medie (non quelle eleotarie dove comunque solo soliti figli dei soliti potenti politici od imprenditori collusi possono andare) crescono in questa cultura e con un brani washing notevole, quindi anche il futuro non sarà roseo.
A ciò si aggiunga che la stragrande maggioranza dei cinesi non sanno e non hanno il concetto delle parole diritto e libertà che quotidianamente confondono con supruso, arroganza (dovuto al capitale finanziari che altri cinesi nn potrebbero sognare neppure se vivessero 1000 vite) e prepotenza, lo specchio di tutto ciò può sembrare sciocco ma e’ il loro modo di guidare: più sei ricco e puoi quindi sfoggiare auto di lusso più sei autorizzato (nel comune ed errato pensiero popolare) ad infrangere le regole della strada, della civile convivenza e del rispetto per la vita umana non considerando minimamente chi si pone sulla tua strada o di fronte alla tua auto milionaria.
Credete se volete.
A.

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