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The Epoch Times
15 maggio 2012

Mentre lo zar della sicurezza cinese perde il potere, il quotidiano del Partito Comunista propaganda la ‘Riforma Politica’
di Lin Feng

Subito dopo la comparsa della notizia di domenica sull’abbandono del potere da parte di Zhou Yongkang sull’imponente apparato della pubblica sicurezza in Cina e dell’indagine che lo riguardava, lunedì il People’s Daily, con una mossa insolita, ha dedicato un’intera pagina ad un articolo sulla “riforma politica.”

The Epoch Times aveva in precedenza rivelato, in un articolo esclusivo, che il Premier Wen Jiabao aveva dichiarato guerra a Zhou Yongkang nel corso di una riunione del Politburo. L’articolo del Daily sembra confermare la perdita del potere di Zhou Yongkang.

In un articolo da Pechino pubblicato domenica dal britannico “Financial Times” si diceva che il controllo operativo dell’enorme apparato della pubblica sicurezza del regime era stato trasferito da Zhou Yongkang a Meng Jianzhu, l’attuale Ministro della Pubblica Sicurezza.

L’articolo diceva anche che Zhou Yongkang era stato “costretto a fare una ‘confessione’ sul caso di Bo Xilai ai colleghi del Comitato Permanente.”

L’articolo del 14 maggio del People’s Daily era pieno di slogan come “difendere i diritti” e “frenare il potere.”

L’articolo diceva direttamente, “La  promozione attiva e saggia della riforma politica e lo sviluppo di una politica socialista democratica sono gli obiettivi fissi a cui tendono il Partito e il paese.”

Il contenimento del potere e la difesa dei diritti garantiscono la sovranità popolare mentre si rafforza la vitalità del partito e si mobilita “l’entusiasmo del popolo,” diceva l’articolo.

L’articolo proponeva anche “l’auto-governo delle masse popolari” attraverso il concetto dei “Tre Comitati paralleli.”

L’Autorità dei Tre Comitati è costituita dal comitato di controllo eletto per l’amministrazione del villaggio, dalla sezione del Partito del villaggio e dal comitato del villaggio.

In altri termini, i livelli di autorità consentirebbero al popolo cinese di ottenere una maggiore autonomia politica.

Secondo l’esperto della realtà cinese Shi Zangsan, che risiede a Washington, D.C., “la pagina intera sulla riforma politica pubblicata dal People’s Daily è una chiara indicazione, per la prima volta, che Hu Jintao intende sperimentare la politica di riforme di Wen Jiabao.”

The Epoch Times ha riferito che nel corso di una riunione Hu Jintao ha insistito sul fatto che un’indagine su Zhou Yongkang era necessaria e aveva concordato che l’indagine sarebbe stata “giusta” ma “segreta.” Questo modo di procedere contro Zhou è chiamato “bollire la rana lentamente.” Per settimane The Epoch Times ha scritto dell’attesa caduta di Zhou.

Previsioni che hanno avuto inizio con la richiesta di asilo al consolato U.S.A. di Chengdu da parte di Wang Lijun lo scorso febbraio. Il tentativo di defezione di Wang ha provocato la caduta del suo capo, l’ex segretario del Partito di Chongqing Bo Xilai e del protettore di Bo, Zhou Yongkang. Si ritiene che Wang abbia rivelato il piano per un colpo di stato ordito da Bo e Zhou per limitare l’atteso nuovo leader Xi Jinping e conquistare il potere nel giro di due anni. Bo è caduto nel giro di poche settimane dall’incidente ed è ora sotto inchiesta.

Il drammatico tentativo di defezione di Wang Lijun ha scatenato voci provenienti principalmente dall’interno del Partito Comunista, secondo le quali le autorità si stavano preparando ad occuparsi di Zhou Yongkang.

In un articolo esclusivo dell’11 maggio, The Epoch Times scriveva della resa dei conti tra Wen Jiabao e Zhou Yongkang durante una riunione del Politburo. Alla presenza dei veterani Comunisti cinesi, il Premier Wen ha chiesto un’inchiesta su Zhou Yongkang e quando Zhou Yongkang ha reagito insistendo perché anche la moglie di Wen Jiabao, Zhang Peili,  fosse a sua volta messa sotto inchiesta, Wen Jiabao ha replicato, “un’inchiesta non sarebbe un problema, se io o la mia famiglia fossimo coinvolti in qualche caso di appropriazione indebita, mi dimetterei immediatamente!”

Da quel momento, Zhou Yongkang e Zeng Qinghong, capo del Congresso Nazionale del Popolo e alleato vicino a Jiang Zemin, si sono calmati.

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