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giovedì 13 dicembre 2012 01:20

Egitto, la storia riparte da Mahalla?

Mahalla, la città industriale che sfidò Mubarak nel 2006, ora si proclama "Repubblica", in segno di sfida al presidente Mursi. I lavoratori contro gli islamisti.

Nel 2006 gli scioperi contro Mubarak cominciarono, quasi inosservati dalla grande stampa occidentale, a Mahalla, grande cittadella industriale del basso Egitto, 150 kilometri a nord del Cairo. Quella che vedete nella fotografia qui sopra è un'immagine famosa dello sciopero dei 30mila di Mahalla, cominciati appunto nel 2006 e proseguiti nel 2007 e quindi nel 2008. Sull'esempio di quanto accadeva nella più piccola Tahseen, Delta del Nilo. Ma Mahalla aveva, ed ha, ben altre dimensioni, e altra valenza, e per tentare di fermare quell'ondata destabilizzante di scioperi il raiss Mubarak dovette fare ricorso, ovviamente, all'esercito. Oggi, dopo aver aperto la strada all'insurrezione contro Mubarak, Mahalla non solo non si ritiene appagata, ma ci riprova.

Coordinati dalle principali, e molto combattive, organizzazioni sindacali, decine di migliaia di cittadini entusiasti, hanno dichiarato la "Repubblica di Mahalla,", chiarendo che non si sono ancora dotati di una costituzione, ma che potrebbero pure farlo, se dovesse passare quella proposta dai Fratelli Musulmani del presidente Mursi.

"Siamo pronti a fare con Mursi come abbiamo fatto con Mubarak", cantavano in piazza i lavoratori che anni fa bloccarono la produzione in tutta la città. Di loro non si parla molto, ma forse è un errore trascurarli. Per Mursi, ma anche per gli osservatori.

Infatti non c'è solo il passato recente a dire che non è soltanto il Cairo a fare la storia dell'Egitto. Tutto sommato molti storici convengono nel dire che, ai tempi del colonialismo britannico, i guai per gli uomini di Sua Maestà cominciarono a Zefta, che guarda caso si proclamò "Repubblica" proprio come fa oggi Mahalla.

Forse i Fratelli Musulmani hanno ragione quando pensando al potere si dicono "ora o mai più", ma i giovani di piazza Tahrir e i lavoratori, simboleggiati da Mahalla, possono rivelarsi un problema più serio di quel che hanno considerato.

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