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giovedì 8 novembre 2012 15:34

Bahrain, il re revoca cittadinanza a 31 oppositori

Tra questi anche due ex parlamentari del principale partito di opposizione "Wefaq" e Hassan Mushaima, il leader del movimento Haq. Protestano Amnesty e Human Rights Watch

Roma, 8 novembre 2012, Nena News - La revoca della cittadinanza bahranita. E' questa la tremenda punizione che re Hamad del Bahrain, alleato di ferro di Stati Uniti e Occidente, ha deciso per 31 attivisti dell'opposizione sciita, accusati di «aver messo a rischio la sicurezza del paese».

Tra gli oppositori che perderanno la cittadinanza vi sono due ex deputati del partito sciita di opposizione "Wefaq", i fratelli Jawad and Jalal Fairuz, e un dissidente molto noto, Hassan Mushaima, leader del partito Haq. La decisione giunge dopo il provvedimento approvato il mese scorso dalla monarchia di vietare qualsiasi manifestazione di protesta nelle strade del paese.

Cinque gruppi dell'opposizione hanno condannato la decisione e chiesto l'intervento della comunità internazionale. «Questo passo è parte della punizione che il regime infligge ai partiti di opposizione e ai suoi membri». Proteste anche dai centri internazionali per la tutela dei diritti umani. 

«Le autorità hanno fornito motivazioni vaghe al ritiro della cittadinanza che, piuttosto, appare legato alle opinioni politiche delle vittime di questa decisione...la privazione della cittadinanza non è consentita dalla legge internazionale e le autorità devo revocare questo provvedimento», ha detto Philip Luther, direttore di Amnesty per il Medio Oriente e il Nord Africa.

Una condanna del passo fatto dalla monarchia bahranita è giunta anche da Human Right Watch. Nena News

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