Giulietto Chiesa, “Il 2 Giugno non si tocca, la benzina sì”, dal blog “Cado in piedi” del 31 maggio 2012

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Scritto il 02/6/12

Giulietto Chiesa: il 2 Giugno non si tocca, la benzina sì

Il nostro Paese è attraversato da una grave crisi, ma più che una crisi finanziaria credo si tratti di una crisi morale. La vicenda della parata del 2 giugno, difesa dal peggior Presidente della Repubblica che noi abbiamo avuto da quando esiste la Repubblica, ne è esempio. Questa parata poteva perfettamente essere sospesa, rinviata, annullata. E invece si getteranno via milioni di euro in un’impresa autocelebrativa che non ha assolutamente nulla da dare alla gioventù di questo paese. Una manifestazione che non ci dà assolutamente niente. Siamo di fronte a un dramma umano, politico, collettivo. Siamo incapaci di fermare una macchina che abbiamo messo in moto in un altro momento, con altre ragioni, con altri scopi. A ciò si aggiunge l’aumento delle accise sulla benzina. Questa è la classica operazione di uscita di sicurezza per evitare di affrontare i problemi.

Ancora una volta siamo imprigionati in una trappola per cui non ci sono i soldi per aiutare quelli che sono stati colpiti e per avviare seriamente una ricostruzione e cosa si fa? Si chiede alla gente di pagare di nuovo, sapendo benissimo che invece ci sono i soldi e sono da altre parti. È questo il problema. Coloro che hanno in mano il potere e il denaro, cioè la finanza, vogliono che la gente continui a pagare. Tutto questo avviene mentre si sta pensando, di nuovo oggi, di ricapitalizzare le banche che sono state già ripetutamente salvate dai propri fallimenti. Ci si mette d’accordo per ridare i soldi alle banche quando invece si dovrebbero dare i soldi direttamente agli Stati e alla popolazione. Questo è un vero e proprio disastro!

Questa classe politica (e i suoi tecnici) non è neanche in grado di valutare ciò che sta accadendo. E’ lontana le mille miglia dalla situazione psicologica e popolare, si comporta come Maria Antonietta, quando deve dirci qualcosa ci propone di mangiare le brioche. Ma non è assolutamente capace di capire che la gente non vuole mangiare le brioche e vuole una ridistribuzione del potere, una diversa ridistribuzione del reddito. La coincidenza di non fermare la parata del 2 giugno e di aumentare la benzina non è casuale. Questa gente che ci comanda è così lontana dal popolo che non si rende neanche conto di quello che fa. Vive su un altro pianeta, fa parte di un’altra categoria sociale che vive in un altro mondo.

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