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25 April 2012

Restrizioni alle ONG in tuto il mondo minano i diritti umani, dichiara Navi Pillay

Le recenti modifiche, fatte in molti paesi, per limitare la libertà delle Organizzazioni Non Governative stanno seriamente minando i diritti umani, il capo dell’agenzia per i Diritti Umani ha dichiarato oggi, chiedendo ai governi di rivedere le proposte di legge che restringerebbero le capacità operative, l’indipendenza e l’efficacia delle ONG. – La società civile, incluse le ONG, i sindacati, i difensori dei diritti umani, gli accademici, i giornalisti, i bloggers e tutti gli altri, giocano un ruolo assolutamente cruciale nell’assicurare che i diritti umani siano protetti in ogni nazione. – ha detto Navi Pillay Alto Comissario Onu per i Diritti Umani, - una società civile dinamica e autonoma, capace di operare liberamente, è una delle condizioni di equilibrio fondamentali per costruire una società sana, e anche uno dei ponti tra i cittadini e i loro governi. E’ per questo cruciale che le ONG siano messe in grado di funzionare appropriatamente anche nei paesi in transizione come nelle democrazie compiute. – ha aggiunto.

La Sig.ra Pillay ha fatto esempi di come in diversi paesi come l’Egitto, lo Zimbabwe, la Camogia, Israele e il Venezuela tra gli altri, recenti progetti di riforma stiano tentando di limitare le capacità operative delle ONG. - Nel caso dell’Egitto un progetto di legge darebbe al governo troppo potere di regolare, monitorare e restringere il mondo delle organizzazioni civili. Se passasse questa riforma minerebbe seriamente lo spirito della rivoluzione egiziana, in cui la società civile ha giocato un ruolo fondamentale. – ha fatto notare la Sig.ra Pillay, aggiungendo poi come sia particolarmente importante proteggere la libertà di associazione, che è oggi sotto una pressione crescente in molti paesi. Ella ha citato lo Zimbabwe dove, in febbraio, le autorità provinciali hanno ordinato la sospensione delle attività di 29 ONG.

L’Alto Commissario per i Diritti Umani ha anche parlato della proposta di legge della Cambogia dove il governo verrebbe autorizzato a chiudere le ONG considerate un pericolo per l’unità nazionale, la sua cultura e i suoi costumi, senza diritto di appello. Una legge simile è passata in Algeria.

- Gli attori della società civile aiutano le persone a mobilitarsi e a coinvolgersi nelle decisioni che hanno conseguenze sulle loro vite, se il loro contributo viene indebolito e ristretto, i bisogni delle persone comuni saranno facilmente emarginati, e in particolare quei bisogni delle minoranze più discriminate. – la sig.ra Pillay ha anche espresso preoccupazione per i tentativi in corso di diminuire i fondi alle ONG, in particolare quelli provenienti dall’estero, sui quali molte organizzazioni della società civile contano per la loro sopravvivenza. In Etiopia, molte ONG sono state obbligate a chiudere in seguito ad una legge del 2009 che impedisce loro di accettare oltre il dieci per cento del loro fabbisogno economico dall’estero. In Israele una legge recentemente adottata, obbliga le ONG ad un rigoroso rapporto sui fondi esteri con multe altissime per i trasgressori. Inoltre, in una legge passata in Venezzuela in gennaio, da congresso, mette le ONG sotto la sorveglianza di un organo di stato imponendo restrizioni ai fondi esteri. Le ONG devono essere in grado di operare libere dalle interferenze dell’esecutivo. I governi devono capire che la collaborazione con la socità civile non è un sintomo di debolezza, ma un modo per costruire una società migliore e più aperta, qualcosa che dovrebbero implementare tutti i governi, e che non possono ottenere da soli. -


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25 April 2012

Restrictions on NGOs worldwide undermining human rights, says UN senior official

25 April 2012 – Recent moves in a number of countries to limit the freedom of non-governmental organizations (NGOs) are seriously undermining human rights, a United Nations senior official said today, urging governments to revise proposed laws that would restrict their capacity to operate independently and effectively.

“Civil society – including NGOs, trade unions, human rights defenders, academics, journalists, bloggers and others – plays an absolutely crucial role in ensuring that human rights are protected in individual states,” said the UN High Commissioner for Human Rights, Navi Pillay.

“A dynamic and autonomous civil society, able to operate freely, is one of the fundamental checks and balances necessary for building a healthy society, and one of the key bridges between governments and their people. It is therefore crucial that NGOs are able to function properly in countries in transition, as well as in established democracies,” she added.

Ms. Pillay spotlighted cases in several countries around the world such as Egypt, Zimbabwe, Cambodia, Israel and Venezuela, among others, where recent regulations or attempts to pass regulations are curtailing NGOs’ abilities to operate in those countries.

In the case of Egypt, a draft law would give the Government too much power to regulate, monitor and restrict the world of civil society organizations. “If passed in its current forms, [it will] seriously undermine the spirit of Egypt’s revolution, in which civil society played such a pivotal role,” Ms. Pillay said.

Ms. Pillay noted that it is particularly important to protect freedom of association, which is under increasing pressure in many countries. She cited the case of Zimbabwe, where provincial authorities ordered the suspension of the activities of 29 NGOs in February.

The human rights chief also pointed to a proposed law in Cambodia, which would allow the Government to close down NGOs if their activities are deemed to harm national unity, culture and customs without giving them the right to appeal. A similar law was passed in Algeria.

“Civil society actors help mobilize people to become involved in decisions that affect their lives,” Ms. Pillay said. “If their contribution is weak or restrained, the needs of ordinary people are too easily sidelined, and in particular the needs of the people most discriminated against in any given society.”

Ms. Pillay also expressed concern about ongoing attempts to restrict NGOs’ funding, in particular foreign funding, on which many civil society organizations rely heavily. In Ethiopia, many NGOs have been forced to close due to a 2009 law which prevents them from receiving more than ten per cent of their funding from abroad; and, in Israel, a recently adopted law subjects them to rigorous reporting requirements on foreign funding, with heavy penalties for non-compliance.

In addition, in a law passed in Venezuela in January by the country's congress places NGOs under permanent surveillance by a state organ and imposes restrictions on foreign funding.

“NGOs must be able to operate free from executive interference,” Ms. Pillay said. “Governments need to understand that collaboration with civil society is not a sign of weakness. It is the way to build a better, more inclusive, society – something all governments should be trying to do, and something they cannot manage on their own.”