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5 Settembre 2012

Siria, Padre Paolo digiuna a Roma

La sezione italiana di Religions for Peace, il ragguppamento internazionale di rappresentanti delle diverse religioni del mondo impegnati per la pace, ospita da lunedì 3 Settembre Padre Paolo Dall’Oglio.

Il gesuita romano, recentemente tornato in Italia dopo essere stato costretto a lasciare la “sua” Siria, ha promosso un’iniziativa per una settimana di digiuno, preghiera, riflessione e sensibilizzazione “a sostegno del popolo siriano che soffre per gli effetti della guerra civile e della repressione, mentre rivendica democrazia, dignità e rispetto dei diritti umani”. Di seguito il comunicato dell’iniziativa:

Questa settimana di solidarietà intende partecipare alla preparazione del delicato viaggio del Papa Benedetto XVI in Libano dal 14 al 16 di Settembre. Tale coraggioso impegno del Vescovo di Roma corona il Sinodo per il Medio Oriente del 2010 che ha invitato i cristiani mediorientali, agli albori della primavera araba, a “rinnovare il loro impegno di partecipazione civile nella pace e nella giustizia, insieme ai loro concittadini musulmani ed ebrei”, per un Medio Oriente imperniato sul “valore della persona umana iscritta nel tessuto delle relazioni interreligiose e del buon vicinato interculturale”.

Durante questa settimana, i siriani impegnati per la democrazia assieme ai loro amici e sostenitori si incontreranno per testimoniare contro la logica della guerra civile e l’uso criminale della violenza. L’attenzione si rivolgerà alla condizione delle vittime della guerra: rifugiati, sfollati, prigionieri, carcerati, torturati, rapiti, scomparsi, civili donne e bambini ma anche minori armati e coscritti obbligati a partecipare alla repressione.

Lungo questi giorni di solidarietà, nella logica della riconciliazione nazionale, sarà sottolineata l’urgenza, durante e dopo la rivoluzione, della riabilitazione civile, sociale e psicologica dei giovani coinvolti nel conflitto armato.

Per conoscere i dettagli dell’iniziativa, potete seguire Padre Paolo su Twitter: @AbunaPaolo.

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