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30 maggio 2012

Nel tentativo di fare chiarezza sull’orrore siriano
di Maurizio Cucci

Onestamente, stando seduti con la pancia piena davanti ad una postazione internet, è difficile decidere chi sono gli esecutori e chi i mandanti dell’ennesima strage sanguinosa di cui ci giunge un eco assordante dal travagliatissimo medio oriente.

Detto questo si può provare ad approfondire il tema partendo dalle dichiarazione dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, fondate sulle indagini degli osservatori sul campo: - Le cifre ufficiali dell'attacco alla città di Hula in cui hanno perso la vita 180 persone: 20 sono state uccise da fuoco d'artiglieria e di carri armati, mentre la maggior parte sono stati raggiunti e uccisi con esecuzioni sommarie nelle proprie case. (1 – questa dichiarazione suggerisce che dopo aver sparato con armi pesanti su di una zona precisa della cittadina di Houla, gli assalitori sono entrati in quell’area e hanno assassinato senza pietà gli abitanti. Tutti sanno che l’unica forza ad avere carri armati e artiglieria pesante in Siria è l’esercito siriano agli ordini degli Assad.

E’ improbabile che gli osservatori in casco blu non distinguano tra militari del governo siriano e feroci terroristi armati fino ai denti, oppure che confondano carriarmati e artiglieria pesante con i mortai, come denunciano anche in Italia i sostenitori del regime di Assad: - Contrariamente a quanto viene affermato dai media e dalle nostre prime informazioni raccolte, l’armata siriana regolare non si è posizionata e non ha bombardato Houlè. (2  –

Certamente la cacciata dei diplomatici siriani dalle capitali occidentali è una misura concordata tra i relativi governi. Mentre la posizione della Russia fa riflettere su come stiano veramente le cose: leggendo un articolo su Debka file, sito dell’intelligence israeliana ma non per questo meno attendibile, scopro che: - il massacro è stato perpetrato dagli alawiti locali, i quali hanno messo in atto le brutture di cui sopra … In Siria, migliaia di villaggi sono stati divisi dalle barricate costruite dalle milizie locali di entrambe le parti, premessa per immergere il paese in un bagno di sangue. - Come fu anche per la Bosnia. – Mosca comincia a temere di essere stigmatizzata come un accessorio di questo orrore, tanto che il ministro degli esteri Sergey Lavrov dichiara che la Russia non sosterrà più gli Assad, ma condivide pienamente la missione di Kofi Annan … Inoltre il Kremlino ordina al cargo Professor Katsman di interrompere le operazioni di scarico degli aiuti al regime degli Assad e di allontanarsi dal porto siriano di Tartus in attesa di ordini. (3 – Purtroppo il giorno dopo il vice ministro degli esteri Gennady Gatilov dichiara che: - Non permetteremo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite autorizzi un qualsiasi intervento militare dall'esterno in Siria e opporremo il veto a simili interferenze straniere 4) -

Anche il sito Syria Comment diretto dall’autorevole prof. Joshua Landis, il 28 maggio propone l’articolo di un banchiere syro-americano di nome Ehsani, il quale scrive tra l’altro che: - è difficile ignorare le tendenze religiose settarie che possono indurre a più omicidi e odio (5 -

Ora vorrei fare un salto indietro fino all’estate scorsa quando, in un articolo del 16 agosto Il prof. Michel Chossudovsky, presidente e direttore del Centre for Research on Globalization scrive che: - Il ripristino di un ambasciatore statunitense a Damasco, ma più specificamente la scelta di Robert S. Ford come ambasciatore degli Stati Uniti, ha un rapporto diretto con l’inizio del movimento di protesta di metà marzo, contro il governo di Bashar al-Assad. Come “Numero Due“, presso l’ambasciata USA di Baghdad (2004-2005) sotto la guida dell’ambasciatore John D. Negroponte, mr. Ford, ha giocato un ruolo chiave nell’attuazione dell’”Opzione Salvador in Iraq” del Pentagono. Quest’ultima consisteva nel sostenere gli squadroni della morte iracheni e le forze paramilitari modellate sull’esperienza del Centro America. (6

Inoltre, venerdì 5 agosto 2011, in un’intervista rilasciata al quotidiano Izvestia dall’inviato russo presso la Nato, Dimitry Rogozin, si legge che: - la Nato sta perseguendo un obiettivo di lungo respiro, attaccare l’Iran, aggiungendo che l’allenaza atlantica intende cambiare i governi le cui visioni non coincidono con gli interessi occidentali … l’inviato russo ha anche sottolineato che la Nato sta pianificando una campagna contro la Siria, con lo scopo di rovescare il regime di Assad e quindi preparare una testa di ponte utile a lanciare l’attacco contro l’Iran. (7  -

Infine, tornando al febbraio del 2012, in un articolo di American Free Press scritto dal sig. Papaherakles, leggiamo che: - È possibile che il conseguimento del controllo sulla Banca Centrale della Repubblica Islamica d'Iran sia uno dei motivi principali per cui l'Iran si trova ad essere oggetto di attenzioni minacciose da parte delle forze occidentali e israeliane? … Alcuni ricercatori fanno notare che l'Iran è uno dei soli tre paesi rimasti al mondo la cui banca centrale non sia sotto il controllo dei Rothschild. Prima dell'11 settembre esistevano, a quanto pare, sette paesi con tale caratteristica: Afghanistan, Iraq, Sudan, Libia, Cuba, Corea del Nord e Iran. A partire dal 2003, tuttavia, Afghanistan e Iraq sono stati inghiottiti dalla piovra Rothschild; dal 2011 la stessa sorte è toccata a Sudan e Libia. In Libia una banca dei Rothschild è stata istituita a Bengasi mentre ancora imperversava la guerra. 8) –

A questo punto si può tentare un breve riassunto, cominciando dalla fine; la piovra Rothshild è assai desiderosa di conquistare la banca centrale iraniana, per raggiungere questo obiettivo le forze Usa circondano l’Iran con 40 basi militari posizionate dalla Turchia all’Oman e dal Turkmenistan al Pakistan 9), mentre la Nato pianifica di rovescare il regime degli Assad per organizzare sul territorio siriano una testa di ponte utile ad attaccare l’Iran. A questo scopo gli Usa inviano un veterano della dottrina Negroponte all’ambasciata di Damasco, incaricato di ripetere l’opzione Salvador in Syria. Ed è così che all’inizio delle proteste, sconosciuti cecchini iniziano a sparare sui dimostranti e sui soldati allo stesso tempo e che oggi, come testimonia il Vicario Apostolico di Aleppo : - circolano nel paese guerriglieri provenienti da Libia, Tunisia, Turchia e Pakistan … giunti in Siria per creare il caos. 10) –

Alla fine anche i russi devono abbandonare gli Assad per non essere trascinati dal vortice dei massacri, ma si limitano a ritirare un cargo di aiuti dal porto di Tartus in Siria, e non si allineano con gli occidentali ben conoscendo lo scopo di tutta quella violenza, e soprattutto per salvaguardare i loro interessi commerciali nel paese, come denuncia il direttore Generale di Amnesty International: - Due volte è stata bloccata l’adozione di risoluzioni di condanna del regime di Bashar al Assad. E sappiamo che il motivo è che la Russia ha interessi commerciali e militari in Siria e la Cina appoggia la Russia 11) -

Mentre l’Opzione Salvador incendia il paese innescando una spirale di violenza senza limiti in un contesto multi-religioso dove l’odio, il caos e la divisione settaria, travolgono la tradizionale tolleranza tra le diverse etnie e fedi religiose, proprio come in Bosnia, molto presto nessuno potrà più spegnere quell’incendio che già si sta propagando anche in Libano.

Il cinismo internazionale si regge su puri e semplici interessi commerciali, non solo quelli di russi e cinesi ma anche quelli dell’occidente per il petrolio e per la banca centrale iraniana. Poco importa chi abbia torto e chi ragione. Osserviamo un mondo in cui la vita umana non ha alcun valore etico, dove i popoli sono vittime funzionali agli interessi di enormi potentati economici che si reggono sull’avidità e la truffa, e dove le legittime aspirazioni di progresso democratico, libertà di espressione e benessere diffuso vengono usate per scopi del tutto estranei agli interessi dei popoli che le reclamano, i quali rimangono schiacciati nel sangue dai massacri e dal cinismo senza volto del libero mercato globalizzato.

Note:

1 – la Repubblica 29 maggio 2011

Siria, l'Onu: "Esecuzioni sommarie di bambini"
Europa e Usa espellono ambasciatori di Assad

http://www.repubblica.it/esteri/2012/05/29/news/siria_ambasciatore_francia-36137330/?ref=HREC1-2


2 – Ora pro Siria lunedì 28 maggio 2012 2011

La vérité sur Houlé

http://oraprosiria.blogspot.it/2012/05/la-verite-sur-houle.html


3 – Debka files 29 maggio 2011

Russian arms ship turned away from Syria. President Putin’s first misstep

http://www.debka.com/article/22038/Russian-arms-ship-turned-away-from-Syria-President-Putin’s-first-misstep-


4 - la Repubblica 30 maggio 2011

Russia e Cina, no a missioni armate in Siria
Nel nord-est giustiziate 13 persone

http://www.repubblica.it/esteri/2012/05/30/news/siria_la_russia_contro_le_armi_ci_op-porremo_a_ingerenze_straniere-36206045/?ref=HREC2-4


5 – Syria Comment 28 maggio 2011

Syrians Must Be Encouraged And Not Discouraged to Talk About Sectarianism – By Ehsani

http://www.joshualandis.com/blog/?p=14783


6 - Global Research
 16 Agosto 2011

L’Opzione Salvador del Pentagono: l’invio degli squadroni della morte in Iraq e in Siria
by Michel Chossudovsky

http://www.reteccp.org/primepage/2011/democrazia/demo1/syria/chossudovsky1.html


7 - silverbearcafe.com
8/8/2011 - SHTFplan.com 19/7/2011

Nato Envoy: Military Planning Against Iran and Syria is Underway

By Mac Slavo

http://www.reteccp.org/primepage/2011/democrazia/demo1/syria/slavo.html


8 – America Free Press 17 febbraio 2012

I Rothschild Vogliono le Banche Iraniane 
di Pete Papaherakles

http://www.reteccp.org/primepage/2012/iran12/evelyn.html


9 -  vedi mappa in allegato


10 – Asia News 24 maggio 2012

Vicario apostolico di Aleppo: forze straniere non vogliono la pace in Siria

http://www.reteccp.org/primepage/2012/syria12/nazaro2.html


11 – Euronews 24 maggio 2012

Amnesty International a euronews: “I governi non devono far pagare la crisi ai poveri”

http://www.reteccp.org/primepage/2012/demoeislam12/shetty.html


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