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15 febbraio 2012

Cari Tutti,

come si puo’ vedere dai documenti in primo piano vi sono diverse posizioni sulla situazione Syriana. Io non voglio per l’ennesima volta vederci divisi o peggio in contrapposizione. Se prendo la parola è per affermare l’unico punto di vista che credo non favorisca discussioni o divisioni, cioè la scelta per la nonviolenza.

Noi di IPRI rete CCP non possiamo promuovere interventi armati in nessun caso. Oltre a ciò chiediamo a tutti gli interlocutori che lavorano nell’area di segnalarci le associazioni di nonviolenza attiva o per la pace che lavorano in Syria, con cui desideriamo entrare in contatto per poter lavorare sui loro suggerimenti.

Non crediamo che il parteggiare in un conflitto sia nonviolenza e vogliamo unicamente sostenere le posizioni dei civili disarmati che chiedono il rispetto dei diritti umani e la possibilità di non schierarsi per poter rimanere in vita.

Chiediamo invece di sostenere tutti insieme la necessità di un tavolo di discussione per riavviare la richiesta alle autorità del nostro paese, dell’Europa e del mondo per la costruzione di Corpi Civili di Pace che nei complessi e manipolati conflitti di oggi possano recaarsi nelle zone di conflitto, con l’unico intento di stabilire rapporti con le associazioni della società civile che chiedono il rispetto dei diritti fondamentali e la difesa della popolazione disarmata.

Carla Biavati
Presidente IPRI rete CCP

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