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5 luglio 2013

Beviamoci sopra

Il colonnello Buckingham (arrestato ubricaco la notte del 4 luglio per resistenza e oltraggio) è la metafora perfetta della presenza militare statunitense a Vicenza e della loro integrazione nella comunità locale: alcol, dipendenze, arroganza e aggressività sono la quotidianità della vita notturna dei soldati statunitensi appena rientrati dai fronti di guerra.

I sostenitori della presenza militare Usa in città potrebbero, finalmente, fare un’opera utile alla cittadinanza: segnalare al comando statunitense che l’Ulss 6 ha attivato, da anni, la campagna "Meno alcol più gusto" orientata alla prevenzione dell’alcolismo di cui colonnello e truppa hanno più volte dimostrato di essere dipendenti.

A Roberto Cattaneo, da sempre difensore degli statunitensi, suggeriamo di fare meno comunicati e di dedicarsi all’apertura presso la Ederle un gruppo di alcolisti anonimi: sarebbe il modo migliore per tentare di mitigare l’immagine negativa che i soldati statunitensi danno ogni notte alla comunità vicentina.

La ricostruzione dei fatti secondo Il Giornale di Vicenza:

IL COMANDANTE DELLA EDERLE NEI GUAI. Il colonnello David Buckingham forse ha bevuto qualche birra di troppo. Alla festa del 4 di luglio, che quest’anno a Vicenza hanno anticipato al 3 per risparmiare sui festivi da pagare al personale in servizio, è normale che un ufficiale dell’esercito americano possa lasciarsi un po’ andare. Specie se l’Independence Day viene il giorno dopo l’inaugurazione ufficiale della base Del Din, con tutte le tensioni che questa ha comportato. La festa volge al termine e il comandante della guarnigione di Vicenza, secondo le testimonianze di chi ha assistito alla scena, si imbatte nella Military Police che lo invita ad aspettare... che la sbornia passi. È un attimo. Buckingham non ci sta, reagisce in modo violento, insulti e qualcosa di più. Spinte, qualche contatto. Avrebbe forzato il blocco e costretto la MP a inseguirlo, con la collaborazione dei carabinieri della Setaf. A quel punto, una volta raggiunto, è scattato l’inevitabile arresto. Sull’accaduto regna il massimo riserbo ma una notizia così clamorosa non poteva rimanere nascosta. In tanti hanno assistito al diverbio e all’arresto dell’ufficiale.

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