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25/06/2013

Fuori dalla Direttiva UE sulle Concessioni

Il commissario del Mercato Unico Europeo Michel Bernier la scorsa settimana ha comunicato ufficialmente che i servizi idrici saranno stralciati dalla nuova direttiva dell’UE sulle concessioni. Un provvedimento legislativo che, una volta implementato, rischia di accelerare in maniera ulteriore la privatizzazione dei servizi pubblici.

La decisione di tenere l’acqua fuori da questo ambito è quindi un grande successo dei movimenti europei, come ha dovuto ammettere lo stesso Bernier, il quale ha affermato quanto segue: “dobbiamo tener conto delle preoccupazioni espresse da tanti cittadini europei e far sì che costoro sappiano che la Commissione li ascolta”.

Il riferimento del Commissario è allo sforzo profuso negli ultimi mesi tramite l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), uno strumento previsto dalla legislazione comunitaria tramite cui gli europei possono far sentire la loro voce, in questo caso raccogliendo un milione di firme per chiedere alla Commissione che le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e al riparo dai tentativi di privatizzazione. L’iniziativa è già valida, dal momento che è stato superato il limite di un milione (si è a un milione e mezzo) e la quota minima di adesioni è stata raggiunta in almeno sette Paesi (al momento siamo a undici).

Il traguardo è a un passo anche in Italia, dove servono solo altre 5mila firme, che possono essere registrate attraverso il sito http://www.acquapubblica.eu/ Un passaggio importante, per ribadire con decisione la volontà espressa con il referendum del giugno 2011.

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