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16.10.2013

Rapporto Onu, previsioni di cambiamento climatico per l’India
di Arshdeep Sarao

L’intero subcontinente indiano sarà caratterizzato da stagioni piovose nel seconda metà del secolo. È quanto emerge dall'ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc).

Krishna Kumar Kanicharla, climatologo all’Indian Institute of Tropical Meteorology di Pune e autore del rapporto Ipcc, ha dichiarato al Times of India (Toi): «È molto probabile che la durata della stagione piovosa aumenti con l’arrivo anticipato del monsone».

Ha poi continuato: «Anche le precipitazioni si intensificheranno verso la fine del secolo».

Secondo il rapporto Ipcc 'Cambiamento climatico 2013: le basi della fisica', le aree colpite dai monsoni aumenteranno a livello globale per tutto il XXI secolo e, anche se probabilmente i venti monsonici saranno più deboli, le precipitazioni legate a tale fenomeno cresceranno a causa dell’incremento dell’umidità atmosferica. L’arrivo anticipato e il ritiro posticipato di questi venti porteranno al prolungamento della stagione monsonica in molte regioni.

Il sommario tecnico del rapporto mette in luce tutti i cambiamenti climatici previsti per ogni regione e la loro relazione con i principali fenomeni atmosferici.

Kanikicharla ha spiegato al Toi che è «sempre più evidente» l’impatto dei cambiamenti climatici sui monsoni nell’Asia del Sud e sul sistema dei cicloni tropicali nel Golfo del Bengala.

Per quanto riguarda l’Asia del Sud, il rapporto prevede precipitazioni monsoniche estive più intense e piogge sempre più frequenti con l’arrivo dei cicloni nel Golfo del Bengala e nel Mar Arabico.

Dal 1850 le temperature sulla superficie terrestre sono aumentate gradualmente negli ultimi trent’anni rispetto ai periodi precedenti.

Gli esperti hanno rivelato inoltre che la parte settentrionale del continente assisterà probabilmente a un aumento delle temperature invernali – con variazioni da 0,4 a 0,8 gradi Celsius entro la metà del secolo, e da 3 a 5 gradi Celsius entro la fine del secolo.

Prashant Goswami, un'altro importante autore del rapporto Ipcc e direttore delle ricerche scientifiche al Council of Scientific & Industrial Research di Bangalore, ha spiegato al Toi che le conclusioni sono variabili.

Secondo Goswami le previsioni a livello regionale si basano esclusivamente su proiezioni climatiche che non sono sicure come quelle effettuate a livello globale, dato che, quando ci si sposta dal piano globale a quello regionale e da quello regionale a quello subregionale, le incertezze crescono.

Goswami ha poi aggiunto: «Tuttavia è necessario affidarsi a tali conclusioni, che si fondano su metodi scientifici ben definiti».

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