Asia Files
13-11-2013

Haiyan e la responsabilità dell'uomo

Alcuni esperti sostengono che l'intensità del tifone che ha colpito le Filippine è da imputarsi all'attività umana. Intanto continuano i saccheggi e le autorità faticano a mantenere l'ordine pubblico.

Secondo alcuni esperti, l'impatto devastante del Tifone Haiyan, che ha colpito lo scorso weekend le Filippine centrali causando oltre 2200 vittime accertate è in gran parte causa dell'attività umana.

Secondo alcuni esperti citati dall'Associated Press, infatti, povertà, scarsi standard di costruzione degli edifici, un incremento incontrollato della popolazione e, per certi versi, i cambiamenti climatici globali hanno inciso in negativo sulla portata dei danni e degli effetti fatali di Haiyan. “Se mancasse uno di questi ingredienti – ha spiegato all'agenzia di stampa statunitense il professor Kerry Emanuel dell'MIT di Boston – non ci sarebbe un disastro”.

Secondo le ricostruzioni, quest'ultimo tifone ha causato venti fortissimi con onde alte come due piani di una casa, picchi mai registrati prima in un ciclone tropicale. I tifoni che di solito colpiscono i paesi dell'area del Pacifico, spiegano gli esperti, di solito colpiscono quando il picco di intensità è già stato superato o prima che sia raggiunto. Haiyan invece ha colpito le Filippine proprio al massimo della sua forza.

L'opinione è condivisa anche dallo stesso presidente filippino Benigno Aquino. Smentendo le voci che parlavano di almeno 10mila morti, bollandole come conseguenza dell'impatto “emotivo” dell'evento, Aquino ha invitato i governi del mondo ad agire di concerto sul cambiamento climatico

Intanto nelle zone colpite, i soccorritori cercano di recuperare i corpi delle vittime, mentre l'esercito è impegnato a prevenire disordini.

Soprattutto lo sciacallaggio e i saccheggi di provviste. Da quello che rivela l'autorità governativa che presiede all'approvvigionamento alimentare del Paese-arcipelago, negli ultimi giorni almeno 100mila sacchi di riso sono stati sottratti da strutture da un granaio statale ad Alangalang, nell'isola centrale di Leyte, una delle aree più colpite dal tifone.

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