Originale: TomDispatch.com
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25 Luglio 2013

L’Iraq invade gli Stati Uniti e altri titoli presi da una storia al contrario
di Eduardo Galeano
Traduzione di Maria Chiara Starace

24 luglio 2013

I seguenti passi sono estratti  dal nuovo libro di Eduardo Galeano, Children of the days: A Calendar of Human History [Ifigli dei giorni: un calendario della storia umana] (Nation Books).

Il giorno che il Messico ha invaso gli Stati Uniti

(9 marzo)

La mattina presto di questo giorno nel 1916, Pancho Villa ha attraversato il confine con i suoi cavalieri, ha messo a fuoco la città di Columbus, ha ucciso svariati soldati, ha rubato alcuni cavalli e fucili, e il giorno dopo era di ritorno in Messico a raccontare il fatto.

Questa incursione lampo è l’unica invasione che gli Stati Uniti hanno sofferto dopo le guerre combattute per liberarsi dall’Inghilterra.

Gli Stati Uniti, invece, hanno invaso praticamente ogni paese del mondo intero.

Fino dal 1947 il loro Dipartimento della Guerra è stato chiamato Dipartimento della Difesa, e il suo bilancio, il bilancio della Difesa.

I nomi sono un enigma indecifrabile come la Santissima Trinità.

La bomba di Dio

(6 agosto)

Nel 1945, mentre questo giorno stava sorgendo, Hiroshima ha perduto la vita. La prima comparsa della bomba atomica ha incenerito in un istante questa città e la sua gente.

I pochi sopravvissuti,  sonnambuli mutilati, vagavano tra le rovine fumanti. Le bruciature sui loro corpi nudi avevano l’impronta dei vestiti  che indossavano quando l’esplosione li ha colpiti. Su quelle che rimaneva delle pareti,  il lampo della bomba atomica ha lasciato la sagoma di ciò che era stato: una donna con le braccia alzate, un uomo un cavallo legato.

Tre giorni dopo, il presidente Truman ha parlato della bomba alla radio.

Ha detto: “Ringraziano Dio che è l’abbiamo avuta noi invece che i nostri nemici, e preghiamo che Egli  ci guidi a usarla nei Suoi modi e per i Suoi scopi.”

Fabbricare errori

(20 aprile)

E’ stata una delle più grosse spedizioni militari mai realizzate nella storia dei Caraibi. Ed è stato l’abbaglio più grande.

I proprietari spossessati e sfrattati di Cuba hanno dichiarato da Miami che erano pronti a morire combattendo per il trasferimento dei poteri,  contro la rivoluzione.

Gli Stati Unti li hanno creduti e i loro servizi di intelligence ancora una volta di sono dimostrati indegni del loro nome.

Il  20 aprile 1961, tre giorni dopo lo sbarco alla Baia dei Porci, armati fino ai denti e appoggiati da navi da guerra e da aeroplani, questi coraggiosi eroi si sono arresi.

Il mondo al contrario

(20 marzo)

Il 20 marzo dell’anno 2003 l’aviazione irachena ha bombardato gli Stati Uniti.

Subito dopo le bombe, le truppe irachene hanno invaso il suolo degli Stati Uniti.

Ci sono stati danni collaterali. Molti civili, la maggior parte dei quali donne e bambini, sono stati uccisi o mutilati. Nessuno sa quanti, perché la tradizione ordina di tabulare le perdite sofferte dalle truppe che invadono e proibisce di fare la conta delle vittime tra la popolazione che è stata invasa.

La guerra era inevitabile. La sicurezza dell’Iraq e di tutta l’umanità era minacciata dalle armi di distruzione di massa accumulate negli arsenali degli Stati Uniti.

Non c’era però una base alle voci ingannevoli che indicavano che l’Iraq intendeva mantenere tutto il petrolio in Alaska.

Danno collaterale

(13 giugno)

Più o meno in questo periodo  è venuto fuori che un numero sempre maggiore di soldati statunitensi si  toglievano la vita. Era quasi più comune della morte in combattimento.

Il Pentagono ha promesso di assumere specialisti di salute mentale, ed è già l’impiego che cresce più rapidamente nelle forze armate.

Il mondo sta diventando un’enorme base militare, e quella base sta diventando un ospedale psichiatrico grande come il mondo. Nel manicomio chi sono i pazzi? I soldati che si uccidono o le guerre che li obbligano a uccidere?

Operazione Geronimo

(2 maggio)

Geronimo ha guidato la resistenza degli Apache nel diciannovesimo secolo.

Il capo della popolazione invasa si era guadagnato una brutta reputazione per aver fatto impazzire gli invasori con il suo coraggio e intelligenza, e nel secolo successivo divenne il peggior tipo dell’Occidente sullo schermo.

Attenendosi a questa tradizione, la “Operazione Geronimo” è stato il nome scelto dal governo degli Stati Uniti per l’uccisione di Osama bin Laden, che è stato ucciso e fatto sparire il 2 maggio del 2011.

Ma che cosa aveva a che fare bin Laden con Geronimo, il califfo delirante architettato nei laboratori di immagine dei militari statunitensi? Geronimo era anche lontanamente simile a questo   professionista della creazione della paura che annunciava la sua intenzione di mangiare un bambino crudo ogni volta che un presidente degli Stati Uniti aveva bisogno di giustificare una nuova guerra?

Il nome non è stata una scelta innocente: le forze armate statunitensi hanno sempre considerato come terroristi i guerrieri indiani che difendevano le loro terre e la loro dignità contro la conquista straniera.

 Robot con le ali

(13 ottobre)

Buone notizie. In questo giorno del 2011 i pezzi grossi militari del mondo hanno annunciato che i droni potevano continuare a uccidere le persone.

Questi aerei senza pilota  senza equipaggio, fatti volare  con un telecomando, sono in buona salute: il virus che li ha colpiti è stato soltanto un fastidio passeggero.

Da questo momento i droni hanno fatto cadere la loro pioggia di bombe su vittime indifese in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Libia, Yemen e Palestina, e si   i loro servizi in altri paesi.

Nell’Età dell’Onnipotente Computer, i droni sono i guerrieri perfetti. Uccidono senza rimorso, ubbidiscono senza fare gli spiritosi,  e non rivelano mai i nomi dei loro padroni.

La guerra conto le droghe

(27 ottobre)

Nel 1986, il presidente Ronald Reagan ha raccolto la lancia che Richard Nixon aveva innalzato  pochi anni prima e la guerra contro la droga ha ricevuto  un aiuto di molti milioni di dollari.

Da quel momento in poi, i profitti sono aumentati per i narco trafficanti e le grosse banche che riciclano il denaro sporco; droghe più potenti riescono a uccidere il doppio delle persone di prima; ogni settimana si apre una nuova prigione negli Stati Uniti, dato che il paese con il più alto numero di tossicodipendenti ha ancora spazio per un po’ di altre persone; l’Afghanistan, un paese invaso e occupato dagli Stati Uniti, è diventato il principale fornitore di quasi tutta l’eroina del mondo, e questo ha trasformato la Colombia in una grossa base militare, e sta trasformando il Messico in un mattatoio pazzo.


 (Eduardo Galeano è uno degli scrittori più illustri dell’America Latina. E’ autore di Le vene aperte dell’America Latina, della trilogia Memoria del fuoco, di Specchi, e di molte altre opere. Il suo nuovissimo libro, Children of the Days: A Calendar of Human History [I figli dei giorni: un calendario della storia umana] (Nation Books) è stato appena pubblicato nella traduzione inglese. Ha ricevuto molti premi internazionali,  compreso il primo Premio Lannan per la libertà culturale, l’American Book Award, e il Premio Casa de Las Americas.

Mark Fried è il traduttore di sette libri di Eduardo Galeano, compreso Children of the Days [I figli del giorno]. E’ anche il traduttore di Firefly [La lucciola] di Severo Sarduy, uscito di recente. Vive a Ottawa, Canada.

Copyright 2013  Eduardo Galeano


Questo articolo è estratto da  Children of the Days: A Calendar of Human History [I figli dei giorni: un calendario della storia umana] Copyright © 2013 di Eduardo Galeano; traduzione copyright © 2013 di Mark Fried. Pubblicato by Nation Books,  membro del Perseus Group, New York, NY. Originariamente  pubblicato  in Spagnolo nel 2012 da Siglo XXI Editores, Argentina, and Ediciones Chanchito, Uruguay. Con il  permesso di Susan Bergholz Literary Services, New York City, and Lamy, N.M. Tutti i diritti  riservati.

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su TomDispatch.com, un weblog del Nation Institute, che offre un flusso continuo di fonti alternative, notizie e opinioni da parte di Tom Engelhardt, direttore editoriale, co-fondatore dell’American Empire Project, autore del libro : The End of Victory Culture (La fine della cultura della vittoria) e anche del romanzo: The Last Days of Publishing (Gli ultimi giorni dell’editoria). Il suo libro più recente è: The American way of War:How Bush’s Wars Became Obama’s (Haymarket Books) (Lo stile bellico Americano: come le guerre di Bush sono diventate quelle di Obama).


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Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://www.zcommunications.org/iraq-invades-the-united-states-by-eduardo-galeano

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