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27 agosto 2013

La guerra è il crimine contro l’umanità

Lo dice bene Hobsbawm, nel suo libro “Il secolo breve”:  la seconda guerra mondiale fu il teatro del più grande sterminio di civili che un conflitto avesse mai visto…la tecnologia aumentava la potenza delle armi dei paesi contendenti e rendeva il soldato una semplice estensione di quella macchina che provocava morte.

Se chi ha pigiato il tasto per bombardare Hiroshima e Nagasaki avesse potuto vedere, anche solo un attimo prima, ciò che il suo gesto provocava…lo strazio di quei corpi innocenti…la distruzione e la follia di quell’arma…le conseguenze che pagarono, e pagano ancora, milioni di persone estranee al conflitto…forse non l’avrebbe mai pigiato quel tasto…forse il mondo oggi sarebbe diverso.

Le guerre che si combattevano prima erano fatte di uomini che si scontravano con altri uomini…da entrambe le parti si voleva uccidere…l’unico modo per rimanere vivi era uccidere per prima il tuo “nemico”…ed avere il coraggio di vederlo morire.

Ora si pigia un tasto…quello che accade lo si vedrà dopo in Tv…come uno spettacolo…lontano mille miglia dalla realtà…dalle urla…dal dolore…dal sangue…da quelle membra dilaniate…da quell’umano sconfitto ed umiliato da una violenza che sembra non avere attori, ma solo spettatori.

Il “sacrificio” dei civili viene incluso nelle necessità dell’azione bellica…che mira a colpire il nemico…ma che inevitabilmente uccide anche quegli stessi bambini, quelle stesse donne…quegli stessi innocenti per cui proviamo rabbia…quando ci dicono di provarla.

Lo stesso nemico ci viene prima indicato, poi demonizzato…tanto da farci “sopportare” le immagini delle stragi, delle torture, del sangue, di quelle atrocità che correranno sui nostri video…tra un talk show ed una pubblicità.

La guerra non cancella e non ferma la violenza…la storia del mondo ne ha le prove palesi scritte, a caratteri indelebili, nel suo passato e nel suo presente…la guerra non serve a liberare il mondo dall’ingiustizia…ne è il volano principale…ne è l’artefice…è il mezzo del più forte per sottomettere il più debole…non solo militarmente…ma intervenendo sulle coscienze, cancellando culture, storia, tradizioni, pensiero…passato e futuro.

La guerra è il crimine peggiore che l’uomo possa fare contro se stesso, qualunque sia la bandiera che sventoli, chiunque sia l’uomo o il popolo che si proclami vincitore…nella realtà chi vince…è solo la morte.

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