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Giovedì 21 Marzo 2013

Cipro: meglio una fine "spaventosa", che uno spavento senza fine
di Debora Billi

Sondaggio a Cipro: il 67% preferisce i russi, e il 91% l'uscita dall'euro, agli aiuti europei. La piccola isola dà a tutti lezioni di schiena dritta.

Mentre tutti si preoccupano moltissimo del "contagio" di Cipro, concentrandosi sulle sorti del proprio orticello e ignorando bellamente il secondo paese europeo a finire alla fame, qualcuno fa un sondaggio presso i ciprioti. E si scopre che il 67% preferisce aver a che fare con i russi piuttosto che con la troika, e ben il 91% è deciso a rifiutare gli aiuti dei premurosi fratelli europei anche se questo significa uscire dall'euro.

Ma come, non sono disposti a stare in Europa anche a prezzo del primogenito? Qualcosa non deve aver funzionato nella Sindrome di Stoccolma, che evidentemente a latitudini così meridionali non attecchisce: i ciprioti si rifiutano di amare come dovrebbero gli aguzzini che li rovinano. Per citare gli indiani metropolitani (chi li ricorda?), Cipro preferisce una fine spaventosa a uno spavento senza fine. E la piccola isola sta dando lezioni di schiena dritta a tutti quanti.

Che poi è tutta da vedere, se cedere i diritti di 4 dubbiosi pozzi in mezzo al mare in cambio della libertà dai talebani del liberismo, sia poi una fine così orribile. Se ne accorgono anche ai più alti livelli, visto che oggi quella di Cipro è definita "una crisi sistemica" mentre fino a ieri era una robina da risolvere in due balletti.
Secondo Ekathimerini, Cipro sta "giocando un rischioso gioco geopolitico", e forse la paura del contagio è proprio quella: che diventi una questione politica. In fin dei conti, l'Europa ha potenti vicini (e lontani) che potrebbero essere ben disposti ad accogliere i fuggitivi sotto il loro ombrello in cambio di risorse naturali o tecnologiche.

Questa settimana, un fondo di Londra ha descritto il bailout di Cipro come "Il momento Francesco Ferdinando" dell'Eurozona, paragonandolo all'omicidio dell'arciduca d'Austria a Sarajevo che ha dato il via alla guerra mondiale del 1914.

Uno dei motivi per cui è nato "il sogno europeo" era proprio quello di finirla con le guerre. L'abbiamo consegnato ai pazzoidi esaltati della finanza, ed ecco il risultato: l'ennesima guerra fratricida

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