Da Bernanke a Draghi

asianews.it - 13/10/2010 - Il discorso è stato tenuto il 4 ottobre 2010 nel corso di un convegno annuale ed è pubblicato sul sito stesso della Fed.

E’ difficile attuare le necessarie misure di austerità in uno stato in cui le leggi sono stabilite da un sistema parlamentare, vale a dire in un sistema i cui componenti (i cosiddetti rappresentanti del popolo) sono soggetti ad un periodico e fastidioso scrutinio, le elezioni popolari … Il senso del resto del discorso è che occorre esautorare il sistema parlamentare al nobile fine di attuare l’austerità. In altre parole egli afferma che occorre sottrarre agli organi elettivi ogni potere autonomo in merito alla determinazione delle tasse … Il governatore della Fed, sa che ormai in Europa i bilanci degli Stati non sono più in mano né dei parlamenti né dei governi “nazionali”, ma di un “Soviet” che in russo significa consiglio, organo di consiglio centrale europeo, un organismo non eletto. Questo organo di consiglio determina di fatto le decisioni di spesa pubblica riguardanti più di trecento milioni di europei … La democrazia elettiva è un orpello del passato è un soprammobile da mettere sotto teca e tenere blindato affinché non dia disturbo a chi ha davvero il potere … Una così forte bordata antidemocratica nel cuore del Paese che ha come vessillo la democrazia può sembrare incredibile e quasi paradossale.

In fondo però quello che Bernanke ha detto è logico. Chiariamolo: egli, in quanto governatore della Federal Reserve, non è preposto a servire il popolo e la sua Patria. Egli è solamente a capo della banca centrale, cioè l’organo consorziale del sistema bancario.  Conclude Maurizio d'Orlando di Asia News.


losai.eu - 15 mar 2013 - Stralci da La democrazia sostituita di Dante Barontini - Ha detto Draghi ai disorientati giornalisti che cercavano di condividere con lui la propria confusione: «Dovete considerare che gran parte delle misure di consolidamento dei conti continueranno a procedere con il pilota automatico».

Ridurre “la politica” a un gioco che chiunque può giocare, perché tanto è inutile giocarlo, è l’esatto opposto di quello che andrebbe fatto. Perché questo “annullamento politico” è una delle condizioni necessarie affinché il “pilota automatico” possa continuare a funzionare senza grandi scrolloni.

E la democrazia non c’entra nulla. Semplicemente non è previsto che possa interferire con le decisioni prese, ma non viene per ora considerato necessario cancellarne le forme rituali (elezioni, parlamenti, governi, ecc) perché questo sì aprirebbe problemi seri di “governabilità” a bordo della nave.

Ma la casa brucia, come giustamente nota Barbara Spinelli: “Consideriamo la disperazione cui è giunta Atene: l’indecenza di una cura mortifera, gli ospedali impossibilitati a comprare medicine, l’ascesa d’un partito nazista, l’indifferenza dei mercati a questo sfascio. L’impoverimento deprime, senza redimere: è peggio di una recessione. Non per molto tempo Grillo riuscirà a incanalare le paure. A dare una mano per mettere uomini, al posto del caporalesco Pilota Automatico”.

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