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VESTI.BG SOFIA
6 marzo 2013

Stato di diritto
di Ivan Bedrov

Plamen Goranov è morto dopo essersi immolato chiedendo le dimissioni del sindaco di Varna.

Plamen Goranov è morto il 3 marzo, dieci giorni dopo essersi dato fuoco davanti al municipio di Varna [nell'est del paese]. Voleva "le dimissioni di Kiro [Kiril Yordanov, il sindaco della città] e di tutti i consiglieri comunali entro le 17 del 20 febbraio 2012". Secondo la procura, questo era il messaggio scritto sul cartello che aveva portato quella mattina. Un cartello che ha conosciuto un curioso destino: dopo essere misteriosamente scomparso dal luogo della tragedia, è riapparso in casa di uno dei dipendenti del comune.

C'era un uomo con delle opinioni, che partecipava regolarmente alle manifestazioni e che criticava apertamente la gestione della città da parte di Kiril Yordanov. Sulla rete è stato ritrovato un video che lo mostra mentre prende il microfono in occasione di un comizio per chiedere alla folla di scandire "Abbasso Tim!" [una potente holding dalla dubbia reputazione]. E anche se non si sa quello che è successo esattamente a Plamen, sappiamo con esattezza contro cosa si batteva: la gestione arrogante e opaca della città, il saccheggio delle risorse pubbliche, la liquidazione dei dissidenti, la dittatura di un piccolo gruppo di deputati assetati di potere.

Questo riguardava Varna ma anche molte altre grandi città e l'intera Bulgaria. Varna è solo il simbolo di questa realtà, e non da ieri. Le dimissioni del sindaco [annunciate il 6 marzo] non hanno più importanza. Quello che conta è che la gente continui a chiedere maggiore trasparenza e il rispetto della legge. Gli abitanti di Varna lo hanno capito. Ed quello che rende la loro rivolta molto diversa da quella di Sofia, dove i manifestanti fanno strane rivendicazioni, talvolta contraddittorie.

Lo stato di diritto per il quale si battono gli abitanti della città prevede anche un'inchiesta indipendente e approfondita sulla morte di Plamen Goranov. Gli dobbiamo almeno questo.

L'impossibilità di saperne di più illustra già il livello di marciume in cui si trova la Bulgaria. Perché non sappiamo se si è immolato deliberatamente, se qualcuno lo ha "aiutato", se voleva veramente immolarsi o fare altra cosa. La svolta chiesta dalle migliaia di manifestanti può cominciare con questa rivendicazione: che sia fatta tutta la verità sulla morte di Plamen.

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