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12 luglio 2013 19.06

Edward Snowden chiede asilo politico alla Russia

Edward Snowden chiede asilo politico temporaneo alla Russia, per trasferirsi poi in America Latina. La notizia è confermata da un comunicato diffuso da Wikileaks prima dell’incontro tra l’ex collaboratore della Nsa e i rappresentanti della ong Hrw all’aeroporto Sheremetevo di Mosca.

L’ex agente, la fonte delle rivelazioni che hanno aperto il caso Datagate, ha scritto: “Il mio nome è Edward Snowden. Poco più di un mese fa, avevo una casa e una bella famiglia. E potevo avere anche la possibilità di leggere tutti i vostri scambi di informazioni. Qualsiasi comunicazione a qualsiasi ora. È come avere nelle proprie mani i destini delle persone”.

 “Il quarto e il quinto emendamento della costituzione del mio paese, l’articolo 12 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e altri trattati vietano questi sistemi di sorveglianza di massa”, prosegue il comunicato, “i principi di Norimberga dicono: ‘Gli individui hanno doveri internazionali che trascendono quelli nazionali. Per questo i cittadini possono violare le leggi domestiche per impedire dei crimini contro l’umanità’.

Edward Snowden ha anche cercato di spiegare ancora una volta, perché ha scelto di diffondere le informazioni sulla Nsa e il sistema Prism. “Ho fatto quello che ritenevo giusto e ho cominciato un campagna per fermare questi torti. Non voglio arricchirmi. Non voglio vendere i segreti degli Stati Uniti. Non mi sono messo d’accordo con qualche governo straniero per garantirmi la salvezza. Ho mostrato al pubblico quello che sapevo, in modo che potesse essere discusso alla luce del giorno. Questa decisione mi è costata molto, ma era la cosa giusta da fare e non ho rimpianti”.

Un caso esemplare. Snowden ha criticato di nuovo la condotta del governo statunitense, colpevole secondo lui di averlo trasformato in un perseguitato politico. “Da quel momento la Casa bianca e i servizi di intelligence hanno cercato di fare di me un caso esemplare, per spaventare tutti quelli che vorranno fare come me in futuro. Mi hanno reso un apolide, un ricercato”.

“La Casa bianca ha chiesto a Hong Kong di rispedirmi nel mio paese, ha minacciato sanzioni contro le nazioni che mi hanno difeso, e ha perfino costretto i suoi alleati europei a costringere l’aereo del presidente boliviano Morales ad atterrare a Vienna”, ha aggiunto l’ex collaboratore della Nsa. “Questa escalation rappresenta una minaccia non solo alla dignità dell’America Latina, ma ai diritti di ogni persona”.

Alla fine del comunicato, Snowden spiega perché vuole chiedere asilo alla Russia. “Alcuni stati si sono offerti di darmi asilo politico. Queste nazioni, tra le quali Russia, Venezuela, Bolivia, Ecuador e Nicaragua hanno tutta la mia gratitudine”.

“Annuncio oggi che accetto formalmente tutte le offerte di asilo politico che ho ricevuto. Ma il comportamento di diversi governi occidentali non mi permette di raggiungere l’America Latina. Chiedo il vostro aiuto, per riuscire a raggiungere l’America Latina. E nel frattempo chiedo asilo politico alla Russia. Presenterò la mia richiesta oggi al governo di Mosca, e spero che sarà accettata”, conclude il comunicato.

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