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14 luglio 2013

Dichiarazione di Edward Snowden ai gruppi per i diritti umani all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca.
Traduzione di Giuseppe Volpe

Edward Snowden ha rilasciato una dichiarazione organizzazioni e singoli sostenitori dei diritti umani all’eroporto Sheremetyevo di Mosca alle 17.00 di oggi, venerdì 12 luglio. L’incontro è durato 45 minuti. Le organizzazioni per i diritti umani comprendevano Amnesty International e Human Rights Watch e hanno avuto successivamente la possibilità di porre domande al signor Snowden. La rappresentante di Human Rights Watch ha colto l’occasione per riferire a Snowden che nel suo tragitto all’aeroporto aveva ricevuto una telefonata dell’ambasciatore statunitense in Russia che le chiedeva di riferire a Snowden che il governo statunitense non classifica Snowden come una ‘talpa’ che egli ha infranto le leggi statunitensi. Ciò prova ulteriormente la persecuzione del governo degli Stati Uniti contro Snowden e perciò che il suo diritto a richiedere e accettare asilo va garantito. Seduta alla sinistra di Snowden c’era Sarah Harrison, una consulente legale di WikiLeaks su questa vicenda e, alla destra di Snowden, un interprete.

Trascrizione della dichiarazione di Edward Joseph Snowden rilasciata alle 17.00, ora di Mosca, di venerdì 12 luglio 2013 [….]

Salve. Mi chiamo Ed Snowden. Fino a poco più di un mese fa avevo una famiglia, una casa in un paradiso e vivevo tra grandi comodità. Aveva anche la possibilità di ricercare, sequestrare e leggere senza mandato le vostre comunicazioni. Le comunicazioni di chiunque, in qualsiasi momento. Cioè il potere di cambiare il destino delle persone.

Si tratta anche di una grave violazione della legge. Il quarto e quinto emendamento alla costituzione del mio paese, l’articolo 12 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e numerosi statuti e trattati vietano tali sistemi di massiccia, pervasiva sorveglianza. Anche se la Costituzione degli Stati Uniti dichiara illegali tali programmi, il mio governo sostiene che sentenze di tribunali segreti, che al mondo non è permesso conoscere, in qualche modo legittima una vicenda illegale. Tali sentenze corrompono semplicemente la più basilare nozione della giustizia: che deve essere pubblica per essere applicata. Ciò che è immorale non può essere reso morale da leggi segrete.

Io credo nel principio dichiarato a Norimberga nel 1945: “Gli individui hanno doveri internazionali che trascendono gli obblighi nazionali di obbedienza. Perciò i singoli cittadini hanno il dovere di violare le leggi nazionali per impedire che si verifichino crimini contro la pace e l’umanità.”

Coerentemente, ho fatto quello che ho creduto giusto e ho avviato una campagna per correggere questa violazione. Non ho cercato di arricchirmi. Non ho cercato di vendere segreti statunitensi. Non mi sono associato ad alcun governo straniero per garantire la mia sicurezza. Invece ho reso pubblico ciò che sapevo, in modo tale che ciò che colpisce tutti noi possa essere discusso da tutti noi alla luce del giorno, e ho chiesto giustizia al mondo.

La decisione morale di rivelare al pubblico lo spionaggio che colpisce tutti noi mi è costata, ma è stata la cosa giusta da fare e non ho rimorsi.

Da allora il governo e i servizi segreti degli Stati Uniti d’America hanno tentato di fare di me un esempio, un monito per tutti gli altri che potrebbero parlare come ho fatto io. Sono stato reso apolide e cacciato per il mio atto di espressione politica. Il governo degli Stati Uniti mi ha inserito nelle liste di divieto di volo. Ha preteso che Hong Kong mi rimpatriasse in violazione eludendo il quadro delle sue leggi, in diretta violazione del principio di non espulsione, la Legge delle Nazioni. Ha minacciato di sanzioni i paesi che si schierino per i miei diritti umani e per il sistema dell’ONU sull’asilo. Ha addirittura compiuto il passo senza precedenti di ordinare agli alleati militari di far atterrare l’aereo di un presidente latinoamericano nella ricerca di un rifugiato politico. Queste intensificazioni pericolose rappresentano una minaccia non soltanto alla dignità dell’America Latina, ma ai diritti fondamentali condivisi da tutti, da ogni nazione, di vivere liberi da persecuzioni e chiedere e di godere di asilo.

Tuttavia, pur di fronte a quest’aggressione storicamente sproporzionata, paesi di tutto il mondo hanno offerto sostegno e asilo. Tali nazioni che includono Russia, Venezuela, Bolivia, Nicaragua ed Ecuador hanno la mia gratitudine e rispetto per essere state le prime  a schierarsi contro le violazioni dei diritti umani attuate dai potenti, piuttosto che dai privi di potere. Rifiutando compromessi sui loro principi di fronte all’intimidazione, si sono conquistate il rispetto del mondo. E’ mia intenzione recarmi in ognuno di tali paesi per esprimere i miei personali ringraziamenti al loro popolo e ai loro leader.

Annuncio oggi la mia accettazione formale di tutte le offerte di appoggio o di asilo che mi sono state estese e di tutte le altre che potranno essere proposte in futuro. Ad esempio, con la concessione di asilo da parte del presidente venezuelano Maduro, il mio status di esiliato è ora formale e nessuno stato ha basi per limitare o interferire con il mio diritto di godere di tale asilo. Come abbiamo visto, tuttavia, alcuni governi di paesi dell’Europa occidentale e dell’America del Nord hanno dimostrato la volontà di agire fuori dalla legge e tale comportamento persiste tuttora. Questa minaccia illegale mi rende impossibile recarmi in America Latina e godere dell’asilo concessomi in conformità ai diritti che condividiamo.

Tale volontà di stati potenti di agire fuori dalla legge rappresenta una minaccia per tutti noi e ciò non deve essere consentito. Perciò chiedo la vostra assistenza nel chiedere garanzie di un salvacondotto dalle relative nazioni che garantisca il mio trasferimento in America Latina, e ne richiedere asilo in Russia sino al momento in cui tali stati non si conformeranno alla legge e il mio trasferimento legale sarà consentito. Sottoporrò oggi la mia richiesta alla Russia e spero che sarà accolta favorevolmente.

Se avete domande risponderò per quanto mi sarà possibile. Grazie.


Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

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Fonte: http://www.zcommunications.org/statement-by-edward-snowden-to-human-rights-groups-by-edward-snowden

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