http://comune-info.net
14 feb 13

Una manifestazione diffusa nelle città spagnole, il 16 febbraio, per il diritto all’abitare.

«Y el 16 de Febrero vamos a poner el cuerpo en la calle»: non è Pisa, ma la Spagna. Quella della crisi in crescita esponenziale, dove come già denunciato da queste pagine poco meno di mezzo milione di nuclei familiari si sono trovati per strada o in alcune occupazioni, tra disagio e disperazione, per colpa di un mercato predatore, di banche irresponsabili e di una classe politica, a quanto pare, non a prova di tangenti.

«Convochiamo la manifestazione – scrivono quelli del coordinamento di movimenti 16F – perchè il diritto alla casa e alla democrazia, la giustizia e la trasparenza non sono elementi isolati». No, non lo sono. Al contrario sono parte di un’unica prospettiva ricca di sfumature, la stessa che il 16 febbraio porterà in piazza a Pisa donne e uomini di ogni estrazione sociale, di molte provenienze e linguaggi, per dimostrare che lo spazio liberato dell’ex Colorificio e il progetto del Municipio dei Beni Comuni non sono un problema di ordine pubblico ma una risorsa e un’opportunità per tutti.

La politica è una cosa pubblica, e non roba da carbonari, dicono i movimenti spontanei a Madrid e Barcellona come a Pisa o Roma: l’occupazione di ottobre e la nascita del Municipio pisano sono stati comunicati ed annunciati per tempo, in forma trasparente. Perchè «la democracia, la justicia, la transparencia, no son elementos aislados» ed infatti i maneggi di Monte Paschi, le accuse fatte ad Eni di tangenti e trattative sottobanco, non sono una banale questione giuridica ma parlano di democrazia e libertà. Se il privato è libero di muoversi senza né responsabilità né limiti, chi ci rimette è il cittadino ed i suoi diritti.

top