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14 Aprile 2013

Amina: «Sono fuggita, non mi arrendo»

Torna a farsi sentire la ragazza tunisina di 19 anni, che racconta di essere stata «fatta scomparire» dalla famiglia

«Ora sto bene, ma non sono certo stata bene nelle ultime settimane. La mia famiglia mi ha portata via da Tunisi dopo la pubblicazione delle mie foto a seno nudo: mi hanno picchiata e dato degli psicofarmaci, mi costringevano a leggere il Corano. Ma sono riuscita a scappare e non ho intenzione di fermarmi. Mi batterò ancora per le mie idee».Torna a farsi sentire Amina Tyler, 19 anni, la ragazza tunisina che a metà marzo ha postato su Internet una sua foto a seno nudo in stile Femen. Dopo la diffusione dell’immagine era stata minacciata dai fondamentalisti islamici e di lei non si sapeva più nulla. Per la sua liberazione avevano protestato in piazza le Femen a Parigi. E in molte altre città del mondo si era manifestato in nome della «Topless Jihad». A contattarla via Skype è stato il quotidiano la Repubblica: «Un giorno ero seduta in un caffè a Tunisi, improvvisamente sono comparsi mio cugino e mio zio. Uno dei miei amici aveva detto a mia madre che ero lì. Mi hanno preso di forza e poi mi ha lasciato andare bruscamente a terra, la schiena mi fa ancora male dopo un mese. Poi mi hanno portato via in macchina tappandomi la bocca».

«A casa hanno iniziato a picchiarmi, finché mio padre ha detto basta», continua il racconto di Amina a Cristina Mastrandrea di Repubblica. «Mi hanno portato in un piccolo villaggio a tre ore di macchina da Tunisi. Mi obbligavo a leggere il Corano, anche se io sono agnostica. Poi mi hanno portata dallo psichiatra, sono stata anche obbligata a prendere dei farmaci: erano talmente forti le dosi che non sapevo più cosa facevo, dormivo tutto il giorno»

«Poi finalmente sono riuscita a scappare. Mi sento in pericolo. Già prima la gente mi insultava per strada: "Amina spogliati, Amina spogliati". Mi stanno cercando, lo so, ma io non mi fermo».

Ecco gli altri articoli con cui abbiamo seguito la sua storia, a partire proprio dall’intervista a Vanity Fair prima che non se ne avesse più notizia per troppo tempo.



L'INTERVISTA A VANITY: «MI MINACCIANO, NON HO PAURA»

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