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07-05-2013 - 16:00:27

Vittime della violenza politica in Pakistan

Da gennaio sono oltre duemila i morti nelle violenze politiche in Pakistan. La maggioranza sono civili. Il presidente birmano Thein Sein promette di tutelare i diritti dei musulmani. La Corea del Nord sposta dalla costa i suoi missili a medio raggio.

La violenza politica in Pakistan ha fatto oltre 600 morti al mese. Tra gennaio e aprile, vittime di attentati e attacchi, sono morti almeno 2.674 pakistani secondo uno studio del Center for Research and Securities Studies, pubblicato quando mancano quattro giorni alle elezioni legislative.

L'avvicinarsi del voto è scandito da bombe e attentati. L'ultimo in ordine di tempo oggi durante una manifestazione elettorale del Jamiat Ulema-i-Islam-Fazl ha fatto almeno 10 morti.

Oltre agli attacchi contro candidati dell'ultimo mese, il Pakistan è scosso dalle violenze etnico-politiche a Karachi, dal terrorismo e dalle divisioni religiose nelle aree tribali, dai raid con i droni statunitensi e dalla violenza separatista nella provincia del Belucistan. A farne le spese sono soprattutto i civili, 1,542 i morti. Vittime, scrive il quotidiano Express Tribune, che sottolineano il deteriorarsi dell'ordine e dello Stato.

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