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giovedì 7 febbraio 2013 10:45

Tunisia: parla un testimone oculare
di Kiwan Kiwan 



Una giornalista ha visto tutto. E racconta perché l'autista del leader assassinato è sospetto. Ecco il suo racconto.

La giornalista tunisina Nadia Daoud ha rivelato alcuni dettagli emozionanti e seri circa l'assassinio di Shokri Belaid, coordinatore generale del Partito dei Nazionalisti Democratici Uniti. Il suo racconto geta una luce sinistra sull'autista - accompagnatore di Belaid , perchè durante la sparatoria non si è mosso, non ha urlato, la sua reazione è stata nulla. 

La giornalista, testimone oculare del delitto, vive al quarto piano dell' edificio dove Belaid risiede. La matina del crimine ha visto dal suo balcone l'autista che attendeva Belaid come ogni mattina; poi si è avvicinato un uomo per parlare con lui, allontanandosi prima dell'arrivo di Belaid alla macchina. Subito dopo sono giunte due persone a bordo di una moto sparando a bruciapelo contro Belaid quattro colpi di pistola. 

Nadia non è riuscita a fotografare il momento del crimine , ha potuto riprendere solo l'arrivo dell'ambulanza. Ecco che si spiegano i seri sospetti sull'autista, che durante l'agguato non ha urlato nè è intervenuto in alcun modo.

La giornalista non ha contattato le forze di sicurezza dichiarando di non avere in loro alcuna fiducia. A seguito dell'attentato contro l'esponente dell'opposizione di sinistra Belaid , Il Primo Ministro della Tunisia Hammadi Jebali, in un discorso alla nazione ha annunciato l'intenzione di formare un governo di tecnici con competenze governative indipendenti dalle forze politiche , con l'impegno che nessuno dei ministri parteciperà alle prossime elezioni politiche.

D'altra parte, Abdul Majeed Belaid, il fratello di Chokri Belaid, come la vedova, ribadisce che il Partito islamista al governo, ENNAHDA, è dietro l'assassinio di suo fratello, accusando direttamente Rashed Ghannouchi di essere dietro questo delitto.

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