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venerdì 8 febbraio 2013 07:31

Egitto: «A morte l'opposizione»
di Giuseppe Acconcia



Un religioso e docente dell'Università di al-Azhar, Mahmud Shaaban, ha emesso una fatwa nella quale ha incitato ad uccidere i dirigenti della sinistra e del fronte laico

Roma, 8 febbraio 2013, Nena news - Il leader religioso radicale e docente dell'Università di al-Azhar, Mahmud Shaaban, ha emesso una fatwa in diretta televisiva nella quale ha incitato ad uccidere i dirigenti del Fronte di salvezza nazionale (Fns), in base ai principi della legge islamica. Il religioso ha menzionato direttamente i nomi del leader liberale e premio Nobel per la pace, Mohammed el-Baradei, e del politico nasserista ex candidato alle presidenziali Hamdeen Sabbahi. Anche Osama Qassem, leader della jihad islamica, ha espresso il suo sostegno per la fatwa.

Dal canto suo, Baradei ha reagito alla notizia con un tweet: «il regime tace, mentre un'altra fatwa dà licenza d'uccidere i leader dell'opposizione in nome dell'Islam. Ancora una volta si usa e si abusa della religione». Alla notizia, il ministero dell'Interno egiziano ha disposto il rafforzamento della sicurezza intorno alle abitazioni dei due politici. Mentre il procuratore generale Talaat Ibrahim ha ordinato indagini su Shaaban.

Tuttavia, il gran muftì di Al-Azhar, Ahmed el-Tayyeb, ha espresso parole di condanna. In un comunicato della massima autorità sunnita si assicura che si tratta di «cattivo uso e interpretazione dei versetti coranici». Il leader religioso moderato ha aggiunto che «l'assassino (dei due politici, ndr) non andrà in paradiso e chi istiga all'omicidio è complice del male».

Anche i Fratelli musulmani egiziani hanno condannato il tentativo di incitare alla violenza. Mahmoud Ghozlan, leader della Fratellanza, ha detto di «denunciare gli appelli all'omicidio da qualsiasi parte essi vengano», il ricorso alla violenza e a atti di vandalismo. Nena News

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