ANSAmed - 29 AGO 2013

Egitto: leader Fratelli in fuga, domani tutti in piazza

Il Cairo, i Fratelli musulmani hanno fatto appello alla mobilitazione generale domani "contro i golpisti" e invitato "gli ufficiali e i soldati onesti" a disobbedire "all'ordine di uccidere i loro fratelli egiziani".

L'appello è stato lanciato dai leader fuggitivi Mohamed El Beltagy -arrestato poche ore dopo a Giza -  e Essan e Eryan in video su Al Jazira-Misr. "Gli egiziani devono scendere in tutte le strade e tutte le piazze contro questi golpisti che stanno portando il Paese nell'abisso", recita l'appello in due distinti video di Beltagy e Eryan, vicepresidente del partito Giustizia e libertà (Fjp), pubblicato negli stessi minuti della messa in onda da un sito della Confraternita.
Dopo l'arresto di Beltagy, Eryan resta il  "most wanted" tra i leader dei Fratelli ancora in fuga. Parlano seduti in una stanza dalle pareti bianche. Rasati, camicia stirata, sembrano in buone condizioni di salute. Sono entrambi ricercati per incitamento alla violenza e a compiere atti di sabotaggio.

"I manifestanti non accettino provocazioni", è il monito della Confraternita per le manifestazioni annunciate a partire da domani.

Le forze di sicurezza egiziane sono in stato di massima allerta da ieri, con il piano del ministero dell'Interno che dovrebbe scattare già oggi. Domani - venerdì - il coprifuoco inizierà alle 19 e non alle 21. "Da sabato inizieremo la disobbedienza civile e organizzeremo nuovi sit-in fino a che non saranno accettate le nostre richieste", ha fatto eco l'Alleanza delle formazioni pro-Morsi in una conferenza stampa trasmessa dalle tv arabe, alla vigilia della "mobilitazione di massa" indetta per domani. Intanto sarebbero "oltre 4.000 i Fratelli musulmani in carcere, tra loro 300 donne": lo afferma un avvocato incaricato della difesa dei pro-Morsi arrestati, Ali Kamal. L'ultimo bilancio ufficiale, della scorsa settimana, parlava di oltre 1.800 detenuti. Solo nelle ultime 24 ore, afferma l'agenzia ufficiale Mena, sono stati arrestati 103 membri della Confraternita arrestati in tutto l'Egitto.

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