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29/01

Su Port Said l’ombra dei cecchini

Non solo violenze delle forze regolari. Il timore a Port Said è che alcuni paramilitari possano far fuoco sulla popolazione. Una paura confermata al nostro inviato dagli stessi cittadini secondo cui almeno 4 persone sarebbero state ferite da un cecchino pochi minuti prima dell’arrivo della nostra troupe. 
In effetti dietro alcune inferriate, a una finestra, un uomo armato di fucile, con un giubbetto antiproiettile avrebbe fatto fuoco sui passanti. È barricato in un edificio militare da un paio di giorni, ma si ignora se sia un soldato, un poliziotto o comunque un membro delle forze di sicurezza. Finora l’esercito ha circondato Port Said, ma ha sempre smentito qualsiasi intervento diretto nelle violenze. I soldati sarebbero responsabili di far rispettare il coprifuoco imposto da domenica scorsa nel governatorato di Port Said che comprende anche Suez e Ismaylia. Eppure molte delle vittime non sarebbero state uccise dagli scontri, ma da colpi d’arma da fuoco esplosi proprio da cecchini. 
Almeno 42 persone finora, sono morte da domenica. Centinaia sono i feriti.

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