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02 Giugno 2103

Egitto: nuova battaglia giudici-potere politico

IL Cairo - Nuova puntata in Egitto nella querelle ormai infinita fra potere giudiziario e quello politico, dominato dalle forze islamiche. Dopo avere decretato l'incostituzionalita' della legge elettorale per l'assemblea del popolo, lo scorso giugno, portando allo suo scioglimento, oggi la corte costituzionale ha emesso una sentenza analoga per l'altro superstite ramo del Parlamento, il consiglio consultivo. La corte ha anche stabilito l'incostituzionalita' dei principi sui quali e' stata formata l'assemblea costituente. Boicottata dalle forze liberali e laiche perche' troppo dominata dagli islamici, la costituente ha dato vita ad un testo costituzionale, approvato in poco piu' di una notte e sottoposto a referendum popolare alla fine dello scorso anno. 
   Come indica il suo stesso nome il consiglio consultivo (Shura) non dispone di potere legislativo, che ha pero' acquistato, visto lo scioglimento della camera bassa. Dominato da esponenti islamici, del partito dei Fratelli musulmani e dei movimenti salafiti, la Shura e' stata spesso nel mirino dei laici che l'accusano di essere un mero esecutore delle indicazioni e delle priorita' del presidente dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi e del suo governo. E ora l'attaccano anche i giudici per la proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario, che, dicono i magistrati, potrebbe mandare a casa migliaia di giudici per l'anticipo dell'eta' pensionabile, aprendo le porte a magistrati piu' vicini alla Fratellanza. Nonostante questa ennesima lotta di potere fra giudici, molti nominati sotto Hosni Mubarak, e potere legislativo, dominato dalla Fratellanza, la consulta ha stabilito che la Shura rimarra' operativa fino all'elezioni della nuova assemblea del popolo.
   Ma il quando rimane avvolto nell'incertezza, dato che la stessa consulta ha stabilito da poco l'incostituzionalita' dell'ennesima bozza di legge elettorale. Se la data dalle prossime elezioni resta ancora imprevedibile, si apre gia' la polemica sul destino della costituzione varata solo sei mesi fa. Per il leader del Fronte di salvezza nazionale di opposizione, Mohamed el Baradei, ''e' necessario ricominciare sulla base di un vero consenso nazionale per stabilire un nuovo quadro costituzionale e giuridico che salvi questo paese''. Secondo l'avvocato Ali Ismael, vicino alla confraternita, invece, ''il popolo ha approvato la costituzione''. ''Dopo la rivoluzione del 25 gennaio nessuno ha il diritto di monopolizzare la liberta' in nome di tutti e di imporre restrizioni'', ha detto all'ANSA.

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