http://nena-news.globalist.it/
lunedì 18 marzo 2013 08:56

Yaalon alla Difesa: "La Palestina è un cancro".
di Emma Mancini



Netanyahu nomina Moshe Yaalon, ex capo dell'IDF, ministro della Difesa. Nel 2002 definì i palestinesi "un cancro da estirpare". Ma sull'Iran non appoggia Bibi.

Betlemme, 18 marzo 2013, Nena News - Trovano la prima conferma ufficiale i timori che il nuovo esecutivo ultranazionalista israeliano sarebbe stato espressione di forze intenzionate a intensificare la repressione nei Territori Occupati e affatto interessate a riprendere il dialogo con l'Autorità Palestinese: ieri il premier Benjamin Netanyahu ha nominato ministro della Difesa Moshe Yaalon, ex capo dell'esercito israeliano e vicepremier, membro del Likud e braccio destro di Bibi negli ultimi quattro anni.

Uomo dell'establishment della destra e della potente lobby dei coloni, impegnato nell'IDF dalla guerra dello Yom Kippur, fu coinvolto nel 1088 nell'assassinio a Tunisi di Abu Jihad, fondatore di Fatah. Capo dell'IDF dal 2002 al 2005, in piena Seconda Intifada, ordinò bombardamenti, innumerevoli raid e continui coprifuoco contro le città palestinesi e salì al disonore delle cronache nell'agosto 2002 quando definì il popolo palestinese "un cancro da estirpare". Aggiungendo: "Ci sono diverse soluzioni contro il cancro: alcuni dicono che è necessario amputare gli organi, ma io al momento sto applicando la chemioterapia". 

Dichiarazioni a cui ne seguirono altre altrettanto preoccupanti: nel 2009 durante una convention d Manhigut Yehudit, gruppo di ultradestra espressione del movimento dei coloni, definì il piano del 2005 di ritiro delle colonie a Gaza Peace Now "un virus". "Ci siamo abituati a permettere agli arabi di vivere ovunque, in Negev, in Galilea, a Nablus a Jenin, mentre ci sono aree in cui gli ebrei non sono autorizzati a vivere. Secondo me, gli ebrei possono vivere ovunque nella Terra di Israele. Prima di tutto, ogni colonia deve essere riconosciuta dalle autorità". 

Più recentemente, Yaalon - strenuo sostenitore della colonizzazione selvaggia dei Territori Occupati e contrario a qualsiasi forma di congelamento dell'espansione coloniale in Cisgiordania - ha espresso tutta la sua disapprovazione per la possibile creazione di uno Stato di Palestina e definito il governo di Ramallah un partner affatto affidabile nel processo di pace. Così, il Ministero della Difesa ha detto addio ad un campione di violazione dei diritti umani, l'ultranazionalista Ehud Barak, e dà il benvenuto ad un leader ancora più bellicoso.

Ma solo nel cortile di casa. Yaalon sarebbe infatti impegnato nello spegnere i bollenti spiriti del premier Netanyahu e i suoi piani di intervento armato contro l'Iran. Seppure in pubblico abbia detto di sostenere le posizioni di Bibi e abbia definito il programma nucleare di Teheran una priorità per la sicurezza israeliana, in privato avrebbe fatto ripetute pressioni sul primo ministro perché concedesse più tempo agli sforzi diplomatici occidentali. 

Proprio la sua conoscenza della regione, avrebbe spinto Netanyahu ad assegnarli la Difesa: "In un periodo così difficile per la sicurezza dello Stato di Israele, con l'intera regione in tempesta - ha detto Bibi in un comunicato ufficiale - è importante dare un simile ruolo ad un uomo così ricco di esperienza".

Il viceministero della Difesa è stato assegnato a Danny Danon (Likud), che con Yaalon condivide il non troppo recondito desiderio di spazzare via dalla mappa quel che resta della Palestina storica. Ai due rappresentanti del movimento dei coloni, se ne aggiunge un terzo: il nuovo ministro delle abitazioni, Uri Ariel, braccio destro di Bennett in "Casa Ebraica" e colono ultranazionalista.

L'inviato speciale delle Nazioni Unite, Robert Serry, aveva recentemente commentato la possibilità che Ariel ottenesse tale ministero, dicendosi certo che i Territori avrebbero assistito impotenti ad un'ondata di nuove colonie e espansioni delle esistenti. Nena News

top