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02 Agosto 2013

I Giudici francesi annullano il divieto per il Mais Ogm
di Alexis Myriel

Si complica la questione degli ogm in Europa. Mentre l'Italia attende la pubblicazione del decreto anti-semine, in Francia il Consiglio di Stato ha annullato il divieto di coltivare mais Mon810.

Sugli ogm la battaglia si complica in tutta Europa a causa di una legislazione che resta permissiva e di autorizzazioni che continuano a persistere, malgrado diversi Stati stiano tentando di opporre resistenza. Il Consiglio di Stato francese ha annullato il divieto di coltivare il mais transgenico Mon810 dell'americana Monsanto. Il divieto, deciso dal governo, era già stato sospeso una prima volta nel 2011, per mancanza di fondamento giuridico, ma poi reintrodotto nel marzo 2012 da una circolare del ministero dell'Agricoltura. Il Consiglio ha però annullato questa circolare, spiegando che in base alle normative europee uno Stato membro può prendere iniziative di questo tipo in modo autonomo solo "in presenza di una situazione suscettibile di presentare un rischio importante" per la salute umana o l'ambiente.  Interpellato dai media francesi sulla questione, il ministro dell'Agricoltura Stephane Le Foll ha sottolineato che la decisione dei giudici "non cambierà" la linea del governo sul tema: "Non siamo favorevoli agli Ogm, e in particolare al Mon810".
Intanto in Italia non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che dovrebbe vietare le semine ogm e non è ancora stata chiesta la clausola di salvaguardia. Le multinazionali del biotech, con un fare che vorrebbe essere rassicurante, da una parte  fanno sapere che la resistenza è eccessiva e che non hanno intenzione di chiedere nuove autorizzazioni per altri ogm, ma dall'altra continuano strenuamente a battersi per poter diffondere gli ogm dovunque. Che puntino al raggiungimento di un livello di contaminazione tale da costituire un livello di non ritorno?

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