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20, feb, 2013

Anche Battiato contro il Muos: “Gli Usa se ne devono andare”
di Daniela Giuffrida

Battiato sul Muos: “Gli Usa se ne devono andare”. “In Sicilia cultura con la C maiuscola”

Anche Franco Battiato interviene sul caso del Muos di Niscemi. Lo ha fatto da Gela, dove è andato insieme con il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, impegnato nel suo tour elettorale.

“Quello che ha fatto Crocetta è stato straordinario- ha detto a LinkSicilia il musicista assessore regionale al Turismo, riferendosi alla revoca delle autorizzazioni- mettersi contro gli americani ha richiesto un coraggio eccezionale”. Ma lei che idea di questa cosa? “Del Muos? Sinceramente, a naso, dico che è una cosa sbagliata, pur non avendo dimostrazioni però per il fatto stesso che alla base debbano cambiare le “guardie” così di frequente, evidentemente c’è qualcosa che non va’”.

Gli abbiamo fatto notare però che la revoca non è ancora definitiva: “Sono necessari dei tempi, ma il percorso è tracciato e il governo regionale non si tirerà indietro. Gli Usa se ne devono andare”.

Ma a voi- aggiunge Battiato- scusate, sembra giusto che in un paese come la Sicilia ci possa essere Sigonella? Non possiamo neanche passarci sopra, ma dico, ma ci rendiamo conto? Ma neanche Trapani Birgi.. Ma per favore, ma mandiamoli a casa…perché noi non abbiamo bisogno di armi, perché non le sappiamo usare…e quindi lasciamo stare.”
Il problema è che la nostra terra è diventata una portaerei.  “Certo, anziché essere terra di arance e limoni, luogo di cultura e di confronto tra i popoli. Intendo fare in Sicilia cultura con la C maiuscola perché quando la gente l’assaggerà non potrà più farne a meno”.

Sull’annunciato taglio dei finanziamenti dell’Unione Europea a sagre e feste in Sicilia Battiato ha detto: “La Sicilia ha delle bellissime tradizioni cattoliche e popolari ma a volte esageriamo con i festeggiamenti. Da oggi in poi vuol dire che faremo fuochi d’artificio meno rumorosi e la salsiccia l’arrostiremo in casa”.

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