guidasicilia.it - 14 marzo 2013 -

Soddisfatto il presidente della Regione, Rosario Crocetta. "Ora abbiamo la garanzia che i radar non saranno installati fino a quando non ci saranno gli esiti degli studi sulla salute e sull'ambiente; a questo punto mi rivolgo ai manifestanti, credo sia il momento lasciare entrare i militari nella base e di rimuovere il blocco", ha detto Crocetta ai cronisti a margine della direzione regionale del Pd, parlando del vertice che si è svolto a Palazzo Chigi.
"L'accordo a Palazzo Chigi è una vittoria del governo della Regione - ha detto - ci saranno studi dell'Istituto superiore di sanità e dell'Organizzazione mondiale della sanità e non sarà la Sicilia a pagarli. Solo di fronte alla certezza che il Muos non danneggia la salute si potrà procedere all'installazione, bisogna tenere conto del contesto ambientale dove si vogliono collocare le parabole anche perché nelle vicinanze c'è già un Petrolchimico. Finora c'era solo uno studio fatto sugli animali che non ci dava le garanzie sufficienti".

Adesso la palla passa ai comitati 'No muos'. Proprio ieri il coordinamento regionale aveva indetto per il 30 marzo a Niscemi una manifestazione nazionale "a sostegno della lotta per la revoca definitiva dell'installazione del sistema Usa e lo smantellamento delle 46 antenne Nrtf".
Ma sull'accordo tra governo e Regione si dice perplesso il presidente della commissione Ambiente dell'Assemblea regionale, il grillino Gianpiero Trizzino, in prima linea a fianco dei 'no Muos'. La vicenda insomma rimane complessa. Lo sa bene Crocetta, che prima del vertice aveva detto di sentirsi "su una polveriera", le pressioni sarebbero già partite, prima con le minacce nei suoi confronti fatte a un suo collaboratore da un anonimo che parlava una lingua straniera, poi con "i dossier fin dai primi giorni del mio insediamento".

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