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24/11/2013

Arricchimento dell’uranio e centrifughe 
Ecco l’accordo sul nucleare iraniano
di Maurizio Molinari
Corrispondente da New York

Teheran si impegna con il “5+1” a neutralizzare le sue riserve di uranio arricchito al 20%, mentre le maggiori potenze non imporranno sanzioni a per i prossimi sei mesi

In coincidenza con l’annuncio dell’accordo a Ginevra, la Casa Bianca ha reso pubblico il contenuto del “First Step Understandings” fra il gruppo 5+1 e la Repubblica islamica dell’Iran.  

Ecco di cosa si tratta. 

IMPEGNI DELL’IRAN  

1. Sospende l’arricchimento dell’uranio oltre la soglia del 5 per cento, smantellando le connessioni tecniche richieste per arricchire oltre il 5 per cento. 

2. Neutralizza le scorte di uranio arricchito al 20 per cento. Diluendole sotto il 5 per cento o convertendole in una forma tale da non poter più raggiungere il 20 per cento. 

3. Sospende i progressi della capacità di arricchimento non installando nuove centrifughe di qualsiasi tipo, non installando o adoperando centrifughe di nuova generazione, lasciando inattive circa la metà delle centrifughe a Natanz e tre quarti di quelle a Fordow, limitando la produzione di centrifughe a quelle necessarie per sostituire le macchine danneggiate, senza costruire nuovi impianti per centrifughe. 

4. Sospende i progressi nell’aumento delle scorte di uranio arricchito al 3,5 per cento affinché il totale al termine dei sei mesi non sia superiore a quello attuale. Ogni quantità di uranio arricchito oltre il 3,5 per cento sarà convertita in ossido. 

5. Nessun avanzamento delle attività nel reattore di Arak per la produzione di plutonio. Il reattore non riceverà combustibile, non vi saranno ulteriori test, non verranno installate nuove componenti, non vi saranno trasferiti carburanti o acqua pesante, non saranno costruiti impianti per separare il plutonio dal carburante adoperato. 

6. L’Agenzia atomica dell’Onu (Aiea) avrà accesso quotidiano, con i propri ispettori, agli impianti di Natanz e Fordow. Gli ispettori potranno esaminare i video di sorveglianza a garanzia del monitoraggio. L’Aiea avrà accesso agli impianti di assemblaggio delle centrifughe, alla produzione delle loro componenti ed ai magazzini dove vengono conservate. L’Aiea avrà accesso alle miniere di uranio ed ai suoi “mulini” per la lavorazione. L’Iran fornirà i disegni del reattore di Arak e vi garantirà ispezioni più frequenti. Garantirà inoltre all’Aiea alcuni tipi di dati e informazioni previsti dal Procollo Addizionale del Trattato contro la proliferazione. 

MECCANISMO DI VERIFICA  

Il gruppo 5+1 e l’Iran danno vita ad una “Commissione congiunta” che lavorerà con l’Aiea per monitorare il rispetto delle intese ed affrontare le questioni che potrebbero sorgere. La “Commissione congiunta” lavorerà inoltre con l’Aiea per affrontare timori passati e presenti sul programma nucleare iraniano, inclusa la sua possibile dimensione militare e le attività nell’impianto di Parchin. 

LA RIDUZIONE DELLE SANZIONI INTERNAZIONALI  

Il gruppo 5+1 si impegna a non imporre nuove sanzioni per sei mesi, se l’Iran rispetterà gli accordi, sospendendo alcune sanzioni su oro, metalli preziosi, auto, esportazioni petrolchimiche e componenti per aerei di linea civili. Per un totale di circa 1,5 miliardi di dollari. Inoltre sarà consentito all’Iran di incassare 4,2 miliardi di dollari di proventi petroliferi e saranno scongelati 400 milioni di dollari per l’educazione. In totale la riduzione delle sanzioni ammonta a circa 7 miliardi di dollari sui 100 miliardi di fondi e proprietà congelati nel mondo. La quantità di greggio che l’Iran potrà vendere non è destinata ad aumentare.

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