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Aprile 16, 2013  

Verso il Congresso. Se la Pace non fa Notizia

Ufficio Stampa Pax Christi Italia

Congresso nazionale di Pax Christi Italia “E’ l’ora della non violenza”

 “Con il titolo del Congresso vogliamo richiamare lo stretto legame che c’è fra la ricerca della pace e questa società in cui ci troviamo, in cui la violenza è diventata non solo più il confronto fra campi avversi, potremmo dire, ma è diventata una questione presente quasi in maniera endemica nella vita sociale dei paesi nelle varie aree del mondo per cui c’è questa spinta a considerare l’agire violento come quasi un fatto di cui non possiamo liberarci, non possiamo tenere in aree separate della nostra vita sociale”. Con queste parole Mons. Giudici, presidente di Pax Christi Italia, annuncia il Congresso nazionale a Roma, 26-28 aprile all’Istituto Seraphicum in via del Serafico, 1.

Durante il Congresso nazionale, venerdì 26 aprile alle 12.45, si terrà la Conferenza stampa di lancio della Campagna “Scuole Smilitarizzate”

Dal 26 al 28 aprile all’Istituto Seraphicum di Roma si terrà il Congresso nazionale di Pax Christi
Italia sul tema “E’ l’ora della nonviolenza”, “Spalancare la finestra del futuro, progettando insieme, osando insieme”. Un congresso nazionale che si apre nel ventesimo anniversario della scomparsa di monsignor Tonino Bello, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e presidente di Pax Christi dal 1985 al 1993.

Spiega il presidente di Pax Christi Italia monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia “Con il titolo del Congresso vogliamo richiamare lo stretto legame che c’è fra la ricerca della pace e questa società in cui ci troviamo, in cui la violenza è diventata non solo più il confronto fra campi avversi, potremmo dire, ma è diventata una questione presente quasi in maniera endemica nella vita sociale dei paesi nelle varie aree del mondo per cui c’è questa spinta a considerare l’agire violento come quasi un fatto di cui non possiamo liberarci, non possiamo tenere in aree separate della nostra vita sociale. In questo senso rifletteremo sul disarmo, sulla giustizia sociale, sulla democrazia e sulla dimensione mondiale della società in cui viviamo”.

Il Congresso nazionale di Pax Christi verrà aperto venerdì 26 aprile dal saluto di monsignor Giovanni Giudici e dal saluto a nome della Conferenza Episcopale Italiana di monsignor Mariano Crociata, vescovo segretario della CEI. Due le relazioni presenti nella prima mattinata del convegno: monsignor Giudici parlerà sul tema “Dalla bisaccia al sentiero: cammino e sfide di Pax Christi” e José Henriquez, segretario generale di Pax Christi International parlerà di “Pax Christi: la forza di una comunità grande come il mondo”.

Al termine della mattinata di venerdì 26 aprile si terrà alle 12.45 la Conferenza stampa di lancio della Campagna Scuole Smilitarizzate a cui sono invitati i colleghi giornalisti.
Spiega monsignor Giudici: “L’aspetto di educazione fin dalle scuole a una lettura della società che supera l’utilizzo delle armi, che va alla radice dei problemi e che cerca di togliere questa necessità della violenza all’origine stessa dei rapporti personali e sociali: questa è la speranza che noi riponiamo evitando che nella scuola vengano proposte delle linee di presenza nella società in cui le armi sono ancora quasi necessarie, quasi dovute”.

Nel pomeriggio del 26 aprile, alle ore 17, si terrà una tavola rotonda sul tema “E’ l’ora della nonviolenza. Per una chiesa del grembiule in un Paese casa di tutti” con interventi di Annachiara Valle, Nicoletta Dentico, Sergio Paronetto vice presidente di Pax Christi Italia.
La giornata di sabato 27 aprile sarà dedicata ai gruppi di lavoro che verteranno su: disarmo bene
comune; giustizia sociale ed economia democratica; democrazia e cittadinanza; Chiesa in cammino e profezia della pace. Alle 19 verrà proiettato il film su don Tonino Bello “L’anima attesa”.

Conclude monsignor Giudici: “Il convegno ci aiuterà a guardare meglio alla proposta della pace da fare in questi anni, in questa società nuova segnata come dicevo da una violenza endemica ma anche da mezzi che ci consentono di dialogare di più fra noi e di crescere anche in consapevolezza rispetto alle nostre responsabilità. Quindi un momento di sosta di riflessione di approfondimento dei contenuti e anche di maggiore attenzione ai mezzi che abbiamo a disposizione”.

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Pax Christi Italia
L’identità di Pax Christi – movimento cattolico internazionale per la pace -, non è solo nelle azioni che promuove e nei risultati che talvolta riesce a raggiungere. Il nome stesso rivela un forte radicamento nel Vangelo di Gesù Cristo. Molta parte dell’identità di Pax Christi è nell’incontro tra fede e vita, Vangelo e storia. Di qui lo sforzo di porsi in ascolto del grido soffocato delle vittime delle guerre, dell’ingiustizia, dell’oppressione, dei diritti violati, della dignità non riconosciuta. Leggere la realtà lasciandola illuminare dal Vangelo ci permette di scorgere la filigrana essenziale e nascosta delle cose. In tutto questo ci è stato maestro Giovanni XXIII che ha riscoperto la categoria dei segni dei tempi proprio nell’Enciclica dedicata al tema della Pace. La Pacem in terris fa da sfondo dello statuto di Pax Christi, ne orienta le scelte, ne illumina la riflessione. Per quanto riguarda più propriamente la sezione italiana, sicuramente la figura di don Tonino Bello (Alessano 1935 – Molfetta 1993) che ha guidato come presidente il movimento (dal 1985 al 1993) è stata di grande valore e significato e ha conferito ancora di più un carattere profetico all’identità e allo stile di Pax Christi.

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