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16/01/2013

Pugliese: in politica per il servizio civile universale
di Stefano Arduini

In lista con Sel uno dei padri del Movimento non violento: «Più che andare in Parlamento mi interessa accendere il dibattito in campagna elettorale e contagiare gli altri candidati»

Pasquale Pugliese, storica figura del Movimento non violento, di cui è uno dei due segretari, emiliano di Reggio sarà candidato nelle liste di Sel alla Camera nella circoscrizione Emilia Romagna. Con lui Vita.it prosegue nella serie di interviste ai candidati social alle prossime Politiche.

Essere il numero 16 in lista non le dà grandi chance di elezione. Chi glielo ha fatto fare?
La mia candidatura nasce da una precisa richiesta dal gruppo di Sel qui a Reggio Emilia. Erano interessati a un’operazione culturale che valorizzasse il mio impegno contro gli F35, dopo la mozione approvata dal nostro consiglio comunale. Per me adesso più che la prospettiva di un seggio in Parlamento conta la campagna elettorale che mi darà la possibilità di portare nel dibattito pubblico i temi che più mi stanno a cuore e di contagiare e confrontarmi con gli altri candidati: l’impegno per il disarmo, la riduzione delle spese militari e il servizio civile universale, per usare la formula del vostro manifesto elettorale “Cambiare l’Italia” (vedi nelle correlate). Su questo punto però vorrei fare due precisazioni.

Quali?
Parlare di servizio civile universale significa sancire il diritto per ogni ragazzo di fare un’esperienze di quel tipo. Oggi questo la pochezza dei numeri conseguente alla mancanza di risorse rendono il servizio civile alla portata di pochissimi giovani. Noi ci batteremo affinché in futuro non sia più così.

Rimane il nodo delle risorse…
La legge istitutiva sancisce che il servizio civile è una forma di difesa della patria. Bene. Allora le risorse devono venire dal capitolo delle difesa, che non può dare fondi sono alla difesa armata dimenticandosi di quella civile.

Sarebbe anche d’accordo con altre forme di finanziamento come quelle provenienti da privati o dagli enti locali?
Si questo non vedo particolari problemi, ma certo il grosso dell’impegno deve venire dalla Difesa.

Il suo primo atto se dovesse venir eletto?
Una legge sul servizio civile universale e contestualmente una norma per ridurre le spese in armi.
 

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