Dall’introduzione al romanzo “Alan… huna” (Ora… qui) di ‘Abd al Rahman Munif.

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16 aprile 2013

Liberi dietro le sbarre, per ricordare i detenuti politici in Siria

Come possiamo vivere la nostra vita quotidiana e convivere con questo terrore che ci bracca qui… e ora?

Quale cerume stupido ci impedisce di sentire le urla e i lamenti così possiamo continuare a dormire ogni notte?

Quale memoria bucata è quella che ci fa dimenticare le migliaia di persone che vengono distrutte in prigione qui… e ora?

È una vergogna che quasi rasenta la complicità.

Per la nostra paura, la nostra disattenzione, e il nostro silenzio, il boia fila le sue fruste.

E per la nostra paura, la nostra disattenzione e il nostro silenzio, le prigioni si sono riempite di noi, e la vita qui e ora diventa un incubo di follia e terrore. 

Saadallah Wannus

Dal 7 al 10 aprile SiriaLibano ha aderito alla campagna “Liberi dietro le sbarre” lanciata dagli attivisti siriani in collaborazione con il Centro di documentazione delle violazioni in Siria (Vdc).

Stando ai dati diffusi dal centro stesso – che per ogni detenuto fornisce informazioni dettagliate – i detenuti politici siriani sono almeno 36.622. Di molti di loro non si sa neppure se sono ancora vivi. E di tanti non si conosce il nome. Noi abbiamo provato a ricordarne alcuni riportando le loro foto e le loro storie su Facebook e su Twitter, storie che adesso raccogliamo qui di seguito.

Yahya Sharbaji, nato il 21 gennaio 1979 a Darayya, Damasco. È uno dei primi attivisti che ha partecipato alla rivoluzione, assieme al suo amico Ghyath Matar. I due amici sono diventanti simboli della rivoluzione pacifica dopo avere fondato la campagna dei “fiori”, portando i fiori nelle manifestazioni. Yahya e Ghayath sono stati arrestati il 6 settembre 2011 da parte dai servizi di sicurezza dell’aeronautica. Quattro giorni dopo, hanno consegnato il corpo di Ghyath alla sua famiglia dopo averlo ucciso. Mentre per Yahya, l’ultima notizia dice che sia stato trasferito al carcere di Seidnaya e deferito a una corte marziale militare.

Husein ‘Iso è uno scrittore siriano curdo, nato nel 1950. È stato arrestato il 3 settembre 2011 e da allora si sono perse le sue tracce. Nel gennaio 2012 è stata diffusa la notizia che ‘Iso è stato colpito da emiplegia. Non si sa niente di lui, neanche se sia vivo o morto.

Bilal Ahmad Bilal, è un giornalista e regista di Damasco che lavorava per il canale “Palestina oggi”, sposato, con due figli. È stato arrestato il 13 settembre 2011. La corte militare lo ha condannato a 15 anni di carcere.

Mohammad ‘Arab, nato nel 1980, medico. È stato arresto il 1° settembre 2011 ad Aleppo. La sua mamma in condizioni di salute precarie, non sa ancora in quale prigione sia Mohammad.

Mazen Darwish, nato nel 1974, è avvocato e giornalista. È il fondatore del Centro siriano per i media e la libertà di espressione (Scm) e membro nell’Unione internazionale dei giornalisti. È stato arrestato più volte, l’ultima il 16 febbraio 2012 assieme ai suoi colleghi Husein Ghrer e Hani Zaytani. I giornalisti sono stati deferiti al tribunale per i crimini legati al terrorismo e che di solito condanna ai lavori forzati.

Basel Khartabil (conosciuto anche come Basel as Safadi) è un ingegnere elettronico siro-palestinese. Era specializzato nello sviluppo di software open source per garantire l’accesso a internet libero. A livello internazionale ha lavorato allo sviluppo di progetti come i Creative Commons, Mozilla Firefox e Wikipedia in arabo. Nel 2012 Foreign Policy l’ha collocato al 19° posto della sua classifica dei 100 migliori intellettuali nel mondo e nel 2013 ha vinto il “Digital Freedom Award” di Index. È stato arrestato il 15 marzo 2012, due settimane prima del suo matrimonio. Anche lui è stato deferito a un tribunale militare.

Akram Raslan è un vignettista siriano nato nella regione di Hama nel 1974. Ha lavorato per diverse testate siriane e arabe prima di approdare al giornale governativo al Fida. Il 2 ottobre 2012 è stato prelevato dalle mukhabarat militari di Hama proprio dalla sede del giornale in cui lavorava. Da allora si sono perse le sue tracce.

Khalil Ma’tuq, avvocato e attivista per i diritti umani dal 2 ottobre 2012 è dietro le sbarre delle prigioni del regime di Asad.

Zaki Kordello, è un attore che ha fatto rivivere il tradizionale teatro delle ombre con i personaggi storici di Zaragoza e Aioaz. È stato arrestato a casa sua a Damasco il 18 agosto 2012 assieme a suo figlio Mehyar, studente di arte drammatica. Da allora non si hanno notizie su di loro.

‘Abdel Aziz Kheir è un medico nato al Qirdaha, il paese d’origine degli Asad, nel 1951. Ha vissuto per 10 anni in clandestinità, perché condannato dalle mukhabarat per la sua affiliazione al partito comunista. Nel 1992 è stato scoperto e arrestato. È rimasto in prigione per 13 anni, fino al 2005. Kheir è uno dei primi fondatori del Comitato di coordinamento nazionale (Ccn). È stato arrestato di nuovo il 21 settembre 2012 con gli altri membri del Ccn, Maher Tahhan e Iyad Ayyash, di ritorno dalla loro visita ufficiale in Cina, a colloquio con il ministro degli Esteri di Pechino. Da allora si sono perse le loro tracce.

Omar Ayubi non è un attore né un giornalista. Non è una persona famosa. È stato arrestato il 3 novembre 2012 e da allora la sua famiglia lo piange in silenzio. Non si sa niente di lui.

Majdulin Abu Khaddur è di Daraa ma ha vissuto a Damasco. Portava gli aiuti ai bambini nella regione di Damasco. È stata arrestata il 19 gennaio 2013 a Tartus da parte dei servizi di sicurezza militari. È rinchiusa in una prigione di Homs e da tempo non si hanno più sue notizie.

Rania Abbasi, dentista e campionessa siriana di scacchi, l’11 marzo 2013 è stata arrestata nella sua abitazione assieme al marito e ai loro sei bambini: Dima 14 anni, Intisar 11 anni, Najah 9 anni, Walaa 8 anni, Ahmad 4 anni e Lyan un anno. Non si sa in quale prigione siano rinchiusi.

Isma’il Hammudi, nato a Salamiyya nel 1990 è iscritto alla facoltà di Ingegneria all’Università di Damasco. È stato arrestato da parte delle mukhabarat dell’aeronautica l’11 agosto 2012. Da allora si sono perse le sue tracce.

Dalal al Fil è una ginecologa di Mesyaf. Il 7 marzo i servizi di sicurezza l’hanno prelevata dalla clinica dove lavora a Qudsaya (Damasco) e l’hanno rinchiusa nella prigione di Mezze, senza fornire alcuna spiegazione.

Adnan Ziraai, nato nel martoriato quartiere di Baba Amr (Homs), è uno sceneggiatore. Ha scritto numerose serie televisive di successo. In Fawq as saqf (Sul tetto) ha raccontato come i servizi di sicurezza hanno sparato contro manifestanti pacifici. Per questo è stato arrestato a Kafarsuseh il 26 febbraio 2012. Dal carcere è stato obbligato a contattare alcuni amici per dar loro appuntamenti che si sono rivelati delle trappole.

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