hurriyetdailynews  - Sept 11/2013 - "Sapevamo già che c'era una grande quantità di armi chimiche in Siria. Consideriamo la pulizia dalle armi chimiche uno sviluppo significativo. Uno dovrebbe essere grato per questo. Ma questo non deve diventare una tattica, dovrebbe essere una vera e propria pulizia. La seconda dimensione di questo problema è che non ci sono solo le armi chimiche", il presidente turco Abdullah Gül ha detto ai giornalisti l’11 settembre,"C’è un paese qui dove sono state uccise oltre 100.000 persone, dove regna un crudele guerra civile, dove le città dove vive la gente vengono distrutte. Questo deve essere fermato. Ci deve essere una strategia politica come via d'uscita. In caso contrario, non si può accettare che le cose siano così come sono …  Vi è la necessità di formare una nuova strategia in grado di porre fine alla guerra e di permettere alle persone di vivere nel proprio paese. E' molto triste che questo non sia stato ancora portato avanti", ha detto Gül. "Ogni nuovo processo, comunque, non può abolire la responsabilità per l'utilizzo di agenti chimici da parte del regime siriano … l’aspettativa della Turchia è che le Nazioni Unite rispondano alla loro responsabilità sulla Siria con integrità. Tuttavia, passi ingannevoli si dirigono verso passaggi tattici con il rischio di cadere in una trappola, invece di prendere le misure che perseguono l’essenza della crisi siriana, al fine di produrre una vera soluzione."

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