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https://now.mmedia.me
April 11, 2013

Le Sette e la città
di Nadine Elali

Nella città settentrionale libanese di Tripoli, la guerra settaria si è radicato come un modo di vita. Ogni poche settimane, gli scontri armati scoppiano tra musulmani sunniti nel quartiere di Bab al-Tabbaneh e alawiti sulla collina di Jabal Mohsen. Con l'assenza di una vera e propria iniziativa politica per contenere la crisi, si prevede che gli scontri possano continuare mentre il conflitto in Siria peggiora.

Si ritiene che diversi partiti politici investano nelle spaccature, in modo da orientare gli eventi verso un corso che meglio serve i loro obiettivi. Siria e Hezbollah stanno appoggiando i combattenti alawiti mentre i politici sunniti con le fonti del Golfo stanno appoggiando i sunniti e mobilitano il loro sostegno. Così i combattenti di entrambe le parti diventano pedine di un gioco regionale più grande  di loro, l'ex primo ministro Najib Miqati si crede di essere l'estensione di un braccio visto come cerca di dividere la strada sunnita che sostiene la rivoluzione.

Dallo scoppio delle ostilità in Siria tra il regime di Assad e le forze di opposizione, la guerra si è estesa al Libano. I sunniti sostengono il quartiere al-Bab Tabbaneh e i ribelli che cercano di spodestare il presidente Bashar al-Assad, mentre gli alawiti di Jabal Mohsen sono lealisti del regime siriano. E' giusto che la strada che attraversa i due quartieri sia una delle principali linee di battaglia e si chiami Syria Street.

Questa divisione risale ai primi anni ‘80, quando l'esercito siriano attaccò il quartiere di Tripoli, Bab al-Tabbaneh, durante la guerra civile libanese. Da allora, gli scontri tra i residenti sono sempre stati direttamente correlati agli affari siriani. Entrambi i quartieri sono tra le aree più densamente popolate e più povere di Tripoli, l'elevato numero di uomini disoccupati fornisce anche un eccesso di combattenti disponibili di volta in volta che scoppiano gli scontri.


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April 11, 2013

Sects and the city
By Nadine Elali

In Lebanon's northern city of Tripoli, sectarian warfare has become entrenched as a way of life. Every few weeks, armed clashes erupt between Sunni Muslims in the Bab al-Tabbaneh neighborhood and Alawites on the hilltop of Jabal Mohsen. With the absence of a real political initiative to contain the crisis, clashes are expected to continue as the conflict in Syria worsens.

Different political parties are believed to be investing in the rifts so as to steer events towards a course that would better serve their goals. Syria and Hezbollah are backing the Alawite fighters while Sunni politicians and Gulf sources are backing the Sunnis to mobilize their support. As fighters on both sides become pawns in a larger regional game, former Prime Minister Najib Miqati is believed to be extending an arm to the Sunni street seen as supporters of the revolution.

Since the outbreak of hostilities in Syria between the Assad regime and opposition forces, the war has spilled over into Lebanon. Sunnis in the Bab al-Tabbaneh neighborhood support the rebels trying to oust Syrian President Bashar al-Assad while the Alawites of Jabal Mohsen stand loyally by him. It is fitting that the street which forms one of the major frontlines between both is called Syria Street.

This division dates back to the early 1980s when the Syrian Army attacked Tripoli’s Bab al-Tabbaneh during the Lebanese Civil War. Since then, the fighting between residents has been directly related to Syrian affairs. Both neighborhoods being among Tripoli’s poorest and most densely populated areas, the high number of unemployed men also means a glut of ready and willing fighters each time the clashes erupt.

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