United Nations
Reuters
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May/18/2013

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sciupa la spinta agli aiuti transfrontalieri in Siria

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sta prendendo in considerazione un appello di alti funzionari dell'ONU che chiedono l'accesso agli aiuti nella Siria devastata dalla guerra, una richiesta che potrebbe portare alla resa dei conti tra Russia e Stati occidentali, per le consegne umanitarie transfrontaliere, sostengono i diplomatici.

Giordania, Libano, Turchia e Iraq stanno già lottando per far fronte al flusso di rifugiati siriani che l’UNHCR ha dichiarato essere ormai oltre il milione e mezzo, i funzionari delle Nazioni Unite hanno reso noto al Consiglio di Sicurezza che ci sono altri milioni di persone bisognose di aiuto all'interno della Siria.

Ma una tale battaglia per una nuova risoluzione del Consiglio, che si è rivelato a lungo un punto morto sul come agire, in due anni di guerra civile in Siria, probabilmente sarà affrontata solo dopo la conferenza di pace prevista a Ginevrap per il mese prossimo, hanno riferito diplomatici delle Nazioni Unite.

La Russia e la Cina hanno usato il loro potere di veto per tre volte in difesa di Assad contro la posizione sostenuta da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, all’interno del Consiglio di Sicurezza.

L'elemento chiave di una risoluzione umanitaria sarebbe insistere sull’urgenza di un accesso transfrontaliero, ha detto un alto diplomatico del Consiglio di Sicurezza, parlando in condizione di anonimato.

Non vogliamo aprire divisioni tra i cinque membri permanenti del consiglio ... alla vigilia di una possibile conferenza di Ginevra, ha detto. Se i membri occidentali del Consiglio vogliono intraprendere quella battaglia con i russi, allora sarebbe meglio attendere le conclusioni della conferenza di Ginevra.

I leader occidentali sono prudenti circa le prospettive della conferenza sulla Siria a Ginevra non avendo ancora ottenuto alcun passo avanti, e il desiderio della Russia che l'Iran vi partecipi complica le cose.

Le Nazioni Unite dicono che più di 70.000 persone sono state uccise nella guerra civile siriana. Dove i militanti islamisti sono emersi come i più forti oppositori anti-Assad.

La Giordania ha recentemente invitato il Consiglio di Sicurezza a visitare in prima persona la crisi dei rifugiati siriani e le difficoltà cui devono far fronte, ma i diplomatici hanno riferito che la Russia avrebbe impedito il loro viaggio.

Un Corridoio per Aleppo dalla Turchia

John Ging, direttore delle operazioni per il coordinamento degli affari umanitari all'Ufficio delle Nazioni Unite, ha detto che il governo siriano ha rifiutato l'accesso attraverso le frontiere controllate dai ribelli e che la violenza, la burocrazia e i posti di blocco rendevano insignificante l’aiuto che sarebbe giunto a chi è nel bisogno.

- Si dovrebbe avere pieno accesso da qualunque rotta e con qualsiasi mezzo sia efficacie per salvare la vita delle persone che hanno bisogno di essere salvate - visibilmente frustrato ha detto Ging ai giornalisti di New York, dopo il ritorno dalla Siria il mese scorso.

Non si può negoziare con 54 posti di blocco tra Damasco e Aleppo ogni giorno con la quantità di aiuto che ha bisogno Aleppo. Ma si può giungere in un'ora dalla Turchia abbastanza facilmente - ha detto.

I diplomatici hanno detto che l'opposizione del governo di Assad all'accesso umanitario transfrontaliero nelle zone controllate dai ribelli stava nel temere che le armi potessero essere contrabbandate più facilmente verso le forze di opposizione.

Valerie Amos, ha dipinto un quadro terribile il 18 aprile quando ha informato il Consiglio di Sicurezza sulle famiglie bruciate nelle loro case, la gente bombardata in attesa per il pane, i bambini torturati, violentati e uccisi e le città ridotte in macerie.

La valutazione desolante ha motivato il consiglio, altrimenti paralizzato, a raggiungere un accordo su di una dichiarazione non vincolante per chiedere la fine della violenza e condannare le violazioni dei diritti umani da parte di tutti gli attori in campo.

La dichiarazione della Amos ha anche sottolineato la necessità di facilitare la fornitura di assistenza umanitaria attraverso modi più efficaci, tra cui, se del caso, attraverso le frontiere in conformità con le linee guida per l’assistenza umanitaria.

L'alto diplomatico delle Nazioni Unite ha detto che da quando la Russia aveva accettato il riferimento all'accesso degli aiuti transfrontalieri, in quella dichiarazione, Amos aveva chiesto l'aiuto del Consiglio, perchè i russi non votassero contro di essa in una risoluzione sulla situazione umanitaria in Siria.


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May/18/2013

UN Security Council mulls Syria cross-border aid push

The U.N. Security Council is considering a plea from senior U.N. aid officials to demand aid access in war-torn Syria, a move that could lead to a showdown between Russia and Western states over humanitarian cross-border deliveries, diplomats say.

As neighboring Jordan, Lebanon, Turkey and Iraq struggle to cope with the influx of Syrian refugees that the U.N. refugee agency (UNHCR) said on Friday has surpassed 1.5 million, UN officials have told the Security Council there are millions more people in need of aid inside Syria. 

But such a battle over a new resolution in the 15-member council, which has long been deadlocked over how to act on Syria's two-year civil war, will likely be left until after a planned Syria peace conference in Geneva next month, UN diplomats said.

Russia, a close ally of Syrian President Bashar al-Assad, and China have used their veto power three times to prevent Security Council against Assad that was backed by the remaining three veto powers - the United States, Britain and France.

"The key element (of a humanitarian resolution) would be insisting on cross-border access," said a senior Security Council diplomat, speaking on the condition of anonymity.

"We don't want to open up divisions (between the permanent five council members) ... just before Geneva," he said. "If (the Western council members) are going to have that battle with the Russians then it may be better to have it after Geneva."

Western leaders have been cautious about the prospects of the Syria conference in Geneva achieving any breakthrough, and Russia's desire that Iran should attend has complicated matters. 

The United Nations says over 70,000 people have been killed in the Syrian civil war. Islamist militants have emerged as the most potent anti-Assad rebels.

Jordan recently invited the Security Council to visit and see first-hand the Syrian refugee crisis it was struggling to deal with, but diplomats said Russia had blocked the trip. 

Corridor to Aleppo from Turkey

John Ging, director of operations for the UN Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, said the Syrian government had refused to aid access across rebel-controlled borders and that violence, bureaucracy and checkpoints meant aid was barely trickling through to those in need.

"You should have full access by whatever routes, by whatever means are most effective to save the lives of the people who need to be saved," a visibly frustrated Ging told reporters in New York after returning from Syria last month. 

"You cannot negotiate 54 checkpoints between Damascus and Aleppo every day with the quantities of aid that Aleppo needs. But you can drive it in the one hour from Turkey pretty efficiently and pretty effectively," he said.

Diplomats said Assad's government's opposition to cross-border humanitarian access in areas controlled by rebels was over concerns that weapons could be smuggled more easily to opposition forces.

UN aid chief Valerie Amos painted a dire picture when she briefed the Security Council on April 18 about families burned in their homes, people bombed waiting for bread, children tortured, raped and murdered and cities reduced to rubble. 

The bleak assessment motivated the otherwise paralyzed council to reach a agreement on a non-binding statement that demanding an end to the escalating violence and condemning human rights abuses by all sides. 

The statement also "underlined the need to facilitate the provision of humanitarian assistance through the most effective ways, including where appropriate across borders in accordance with guiding principles of humanitarian assistance." 

The senior UN diplomat said that since Russia had agreed to the reference to cross-border aid access in that statement and because Amos had requested the council's help, it would be "quite difficult for the Russians to hold out against it" in a resolution on the humanitarian situation in Syria. 

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