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6 Set 2013

La Resistenza è il nostro destino
di Ibrahim al Amin
capo redattore di Al-Akhbar

Al diavolo tutti i discorsi sulla democrazia sostenuta da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e... Arabia Saudita, Turchia e Israele.

Al diavolo ogni offerta di libertà con il sostegno di questi assassini.

Al diavolo ogni pazzo criminale e codardo, non importa a cosa assomigli, come si chiami, dove vive o quello che faccia.

Al diavolo tutti coloro che sostengono una guerra internazionale per rovesciare la Siria.

Al diavolo questo gruppo di collaboratori, di cui la gente saprà senza dubbio tenere conto un giorno, quando ci saranno caos o stabilità.

Al diavolo tutti i traditori, i loro discorsi, le loro false lacrime, e al diavolo i loro gruppi per i diritti umani e le loro asservite organizzazioni della società civile.

La decisione di muovere guerra alla Siria è solo l' ultimo passo di quanto è successo da due anni e mezzo a questa parte, per distruggere la resistenza, le sue città, le persone e persino la sua stessa idea. Non c'è spazio per alcun tipo di contrattazione e non c'è spazio per qualsiasi discussione o dibattito. Non c'è spazio per ascoltare alcun collaboratore che propagandi l'elenco delle cause della guerra ed i supi responsabili, e non c'è spazio per coloro che si aggrappano alle loro opinioni, posizioni o etichette, indossando bandane sulla fronte dopo essersi bendati gli occhi unendo le loro forze a quelle dei collaboratori e dei servi. Per cominciare, queste persone vivono con le briciole gettate loro dai ladri delle risorse e delle fortune arabe. Lavorano per loro e ricevono da loro i soldi e tutti i tipi di sostegno. È un dovere per ogni persona combattere questi assassini, ovunque si trovino, ovunque ci sia la possibilità di vendicarsi contro di loro, e punire tutti i traditori, uno dopo l'altro, nei loro letti, dietro le loro scrivanie, all'interno dei loro carri armati o nei loro palazzi, siano essi da soli o con le loro famiglie. Cosa volete ora da noi? Volete ripetere l'esperienza dell'Iraq? Volete ripetere l'esperienza di Afghanistan e Somalia? Tutto ciò che dobbiamo fare è dichiarare una posizione, e cioè che la guerra in programma contro la Siria è una guerra coloniale. Si vuole ripetere l'esperienza della Libia? Volete ripetere l' esperienza della guerra in Libano? O pensate che questa sarà una guerra per distruggere il diritto che non sarà mai eliminato, e il cui nome, per sempre. resterà: Palestina? Non si devono ripetere i nostri argomenti o ripetere il processo di ricerca delle risposte, noi non dobbiamo ripetere i nostri commenti e le nostre avvertenze. Tutto ciò che dobbiamo fare è dichiarare una posizione, e cioè che la guerra in programma per la Siria è una guerra coloniale, e ogni partecipante ad essa, che la sostenga, la finanzi, la promuova, la giustifichi o partecipi direttamente ai combattimenti è un collaboratore vile, cui unica pena deve essere la morte, in pubblico, senza vergogna né esitazione. È la guerra! Essi potranno coalizzarsi contro Damasco, la madre di tutte le città, con lo scopo di schiacciare il popolo, l'esercito, e la leadership. Vogliono distruggere la sua storia e il suo patrimonio di resistenti agli invasori. Vogliono distruggere ogni spirito che resiste al colonialismo e sostiene la resistenza in tutta la regione. Vogliono creare un'ancora di salvezza permanente per Israele e i regimi oppressivi nei nostri paesi arabi, e vogliono avere collaboratori di ogni genere che prendano il sopravvento sui paesi, rubando le loro risorse e annientano i loro popoli. Quando l'America dice che non ha bisogno di copertura o giustificazione legale, indagine scientifica o sostegno politico, e che è in grado di manipolare il destino di una nazione, per il solo fatto che essa ha deciso che i suoi interessi lo richiedono, allora questo significa che dobbiamo agire esattamente come l'America, senza aspettarci nessuna copertura, supporto, giustificazione o informazioni su norme internazionali e così via . Dobbiamo lottare contro di essa, contro le sue colonie, contro tutte le forme di guerra e non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per cercare di trasferire il fuoco sul suo terreno, in ogni luogo sul suo territorio e nelle città; dobbiamo urlare in faccia al guerrafondaio. Vorremmo fare tutto questo, senza dare agli USA e ai suoi alleati la loro la possibilità di spogliarci della nostra umanità, che conserviamo per noi stessi, i nostri figli, e per tutti gli oppressi. Ieri l'Occidente ha mostrato il suo vero volto: un dispettoso , omicida occidentale, che non ha posto per nessuno, tranne per coloro che sanno inginocchiarsi prima di esso, e di alzare bandiera bianca sopra la sua testa. Ieri l'Europa ha mostrato la sua vera natura. Non è solo una stupida vecchia megera, ma anche brutta, che vomita veleno da tutte le sue pieghe. Disonore ai suoi opinionisti, alle fabbriche, alle scuole, alle università ed alla sua gente che non esce per sconfessare gli assassini presenti al suo interno. Tutto quello che possiamo fare è resistere, con tutte le nostre capacità. Niente ci impedirà di cercare il nostro esclusivo nemico, che ha molte facce, ma un solo nome: i barbari, le sanguisughe. Quanto a noi, la resistenza è il nostro destino. - See more at: http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/story/la-resistenza-%C3%A8-il-nostro-destino#sthash.x5SVRPjM.dpuf

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