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18 Ott 2013

“Li vogliamo tutti”, la campagna per i detenuti siriani

«Chi può credere nell’Inferno? E se ci credessimo, che cosa potremmo fare? Ma la vera domanda è: “Quand’è che le sue vittime potrebbero raccontarci le loro storie?”*». In Siria nel segreto dei centri di detenzione si verificano da decenni – ben prima delle proteste iniziate nel marzo del 2011 – le peggiori violazioni di diritti umani: torture, intimidazioni, ricatti e abusi di ogni tipo. Le prigioni sono parte della logica infernale del regime degli Asad, padre e figlio, e dei modi in cui hanno provato e continuano a provare a piegare e a sconfiggere il singolo, distruggendolo e corrompendolo.

Purtroppo non è possibile avere delle stime esatte del numero dei detenuti al momento nelle carceri siriane, né è possibile sapere quanti di essi sono ancora vivi. Migliaia di attivisti politici pacifici, giornalisti, operatori umanitari, intellettuali, avvocati e medici sono spariti al loro interno e non si sa se faranno mai ritorno.

Ricordare le storie di queste persone è uno degli obiettivi della campagna che si svolgerà dal 22 al 29 ottobre** prossimi, dal nome: “Vogliamo i detenuti. Li vogliamo tutti”. Ogni giorno una serie di iniziative dentro e fuori dalla Siria proverà a ricordare tutte le categorie di persone scomparse e uccise nelle prigioni del regime di Asad.

Di seguito riportiamo il comunicato della campagna e il programma previsto. SiriaLibano parteciperà alle iniziative promosse e ogni giorno le proporrà sulle pagine dei socialnetwork.

Questa campagna chiede la liberazione dei detenuti siriani nelle carceri del regime o in altri centri di detenzione, in territorio siriano, nei Paesi dove i profughi trovano rifugio o in altri Paesi. Intende portare la questione dei detenuti all’attenzione di coloro che hanno posizioni di responsabilità e dell’opinione pubblica internazionale, coinvolgendo organizzazioni per i diritti umani e le organizzazioni della società civile siriane e internazionali.

La campagna durerà otto giorni, da martedì a martedì.
Si articolerà in sit-in, manifestazioni, manifesti e altre azioni di protesta civile, all’interno della Siria, ma anche negli altri Paesi arabi, in Europa e negli Stati Uniti.
In questi giorni saranno resi noti rapporti sui diritti umani così da coprire tutte le categorie previste dal programma. Il sostegno mediatico alla campagna si svilupperà attraverso files multimediali, audio, testi, canali satellitari e giornali, Twitter, Facebook e Youtube, video messaggi, foto e notizie di stampa.

Il programa:
Martedì 22: per le donne detenute
Mercoledì 23: per i bambini e gli anziani in carcere
Giovedì 24: per i detenuti nei centri di detenzione segreti
Venerdì 25: per tutti i detenuti e il venerdì sarà chiamato con lo slogan della campagna
Sabato 26: per i detenuti di altri gruppi
Domenica 27: per i detenuti giudicati sul posto o da tribunali militari
Lunedì 28: per i morti sotto tortura
Martedì 29: per i detenuti in carceri fuori dalla Siria

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* Elias Khoury, dal suo commento al romanzo al Qal‘a al khamisa di Fadhil al ‘Azzawi.

**Aggiornamento del 20 ottobre: Le date individuate per le attività della campagna “Vogliamo i detenuti. Li vogliamo tutti” sono in fase di modifica. Comunicheremo le nuove date, non appena saranno definite.

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