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domenica 1 dicembre 2013

Il paese del Male e Hadi

All'Accademia dei Lincei si invita Domenico Quirico, ma si ignora tutto di Hadl al-Abdallah: peccato...

In vista dell'imminente incontro dei Lincei con Domenico Quirico al riguardo del suo libro "Il paese del Male", che per chi non lo sapesse sarebbe la Siria, vorremmo richiamare l'attenzione dei noti accademici su una storia curiosa, quella di Hadi al Abdallah, attivissimo da due anni nel documentare il bene e il male nella sua città, Homs. 

Il male che documenta comincia con il blocco imposto dall'esercito all'ingresso di qualsiasi tipo di alimento nella città insorta. Un assedio di circa 600 giorni ormai, ma di cui nessuno parla. O quasi nessuno. A ottobre ne ha scritto l'Indipendent, ad esempio, In Italia, visto che a Homs non si parla aramaico e l'assedio è vero, nessuno. Assedio, blocco dei viveri... Una tattica non nuova al regime dantesco di Bashar al-Assad, che apprezza l'idea di prendere per fame i suoi oppositori. Anche di questo si parla poco, ma non sulle pagine di Hadi, che con 200mila seguaci su facebook e 300mila su twitter è diventato la voce della resistenza da questa città martire (i cui abitanti Hadi non sa che qualcuno definisce "figli del male", per fortuna).

Eh sì... Homs è una città simbolo della storia capovolta di cui si parlerà dai Lincei, una storia in cui le vittime possono diventare i carnefici. Questo accade perchè quella di Hadi è una voce ignorata e la resistenza di Homs una resistenza sgradita, guarda caso da Assad quanto da al-Qaida. Infatti Hadi al-Abdallah ha recentemente scritto che l'ISIS (la formazione qaedista ativa in Siria)è "l'esercito di al Baghdadi", non dell'Islam, e questo ha molto disturbato gli inturbantati che gli hanno chiesto di ritirare il tweet e poi di scusarsi. Richiesta, ovviamente, respinta al mittente. 

Il nome di Hadi non è notissimo in Italia, visto che ha documentato gli orrori perpetrati da Hezbollah nell'efferata battaglia di Qusayr (non distante da Homs). 

Ora Hadi è stato invitato ad andare a Beirut, per una conferenza alla quale avrebbe potuto partecipare con tutto spesato, ovviamente. Ma ha declinato l'invito, ovviamente. Perchè? Lo ha detto lui stesso ai promotori: " ho promesso alla gente di Homs di restare con loro fino alla fine, non posso tradire la parola data". 

Così è rimasto, a documentare lo scempio della sua città e dei suoi concittadini. 

Agli accademici, in vista dei prossimi impegni, l'invito a documentarsi. Perchè la Siria è più il Paese di Hadi che il Paese del Male, anche se qualsasi turista sa che sui cartelli ai posti di confine c'era scritto "ben venuti nel paese degli Assad". Ma anche questa vantata proprietà privata di un paese intero è una verità ormai rimossa, come l'assedio di Homs, dal dilgante assadismo... 

Cari accademici, dubitiamo che vi informerete, ma siccome la speranza è l'ultima a morire...

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