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nov 15th, 2013

Gul: non accetteremo nessun autogoverno curdo in Siria

Se per Ankara non ci sono problemi perché nella Siria sotto il controllo degli insorti si costituisca il governo provvisorio guidato dal premier Ahmad Tohm e sostenuto dall’Arabia Saudita con base nella turca Gaziantep, al presidente turco Abdullah Gul la pillola dell’autoproclamazione di un governo indipendente anche da parte dei curdi siriani proprio non è andata giù.
Infatti solo qualche giorno fa anche i curdi del nord della Siria hanno proclamato presso la città di Qamishli, vicino al confine con la Turchia, il proprio staterello, il cui territorio comprende i territori vinti agli jihadisti di Jabat al-Nusra e dell’Isil.
Da notare che già all’inizio del conflitto siriano Ankara aveva chiesto senza successo alla comunità internazionale una zona cuscinetto di 20 km nel territorio siriano proprio per scongiurare iniziative del genere.
In un messaggio trasmesso dalla televisione di Stato il presidente turco Abdullah Gul ha dichiarato in modo perentorio che non verrà accettata nessuna dichiarazione di autogoverno provvisorio da parte dei curdi nella vicina Siria: “Non possiamo permettere il fatto compiuto, – ha detto Gul – non c’è modo di accettare una cosa del genere in Siria”. Ed ancora, “Non possiamo permettere che la Siria, la quale sta affrontando il caos, si disintegri”.
La Turchia teme che uno stato indipendente a ridosso dei propri confini, possa essere utilizzato dai curdi per muovere iniziative paramilitari nei confronti della Turchia, cosa che già avviene sul versante iracheno.

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