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venerdì 26 luglio 2013 10:26

Hamas chiude Al-Arabiya e Ma'an News

Ieri il governo di Gaza ha ordinato la chiusura temporanea delle due agenzie stampa accusate di aver riportato notizie false. Nel mirino i servizi sui miliziani in Sinai.

Gerusalemme, 26 luglio 2013, Nena News - Quando non ci pensano le bombe sganciate dall'aviazione militare israeliana, a mettere a tacere la stampa a Gaza c'è Hamas. Ieri gli uffici dell'emittente tv e agenzia stampa Al-Arabiya sono stati chiusi dal governo islamista della Striscia, con l'accusa di "riportare informazioni false".



Hamas ha fatto sapere che gli uffici, che si trovano nel quartiere al-Ramal di Gaza City, saranno chiusi solo temporaneamente. Secondo quanto riportato da un giornalista di Al-Arabiya, ai dipendenti della tv è stata consegnata una notifica dalle autorità che li minacciavano di arresto nel caso fossero entrati nell'edificio e un ordine del procuratore generale che chiudeva immediatamente gli uffici.



Ma nel target di Hamas non è finita solo la tv saudita, ma anche l'agenzia di stampa palestinese Ma'an News e una compagnia, Lens, accusata di "collaborare con i sionisti". Il Sindacato dei Giornalisti palestinesi ha condannato la decisione di Hamas definendola "un attacco contro la stampa che lavora per la verità" e aggiungendo che se il governo de facto aveva dei dubbi sulla professionalità delle due agenzie avrebbe dovuto muovere una denuncia al sindacato. Stessa reazione da parte del Ministero dell'Informazione dell'Autorità Palestinese, a Ramallah", che ha accusato Hamas di mettere in pericolo "la libertà di espressione".



"Il procuratore generale, Ismail Jaber, ha ricevuto delle denunce, incluse quelle del Ministero dell'Informazione, secondo le quali sia Al Arabiya che Ma'an hanno riportato notizie false e bugie e hanno diffuso notizie prefabbricare che minacciano la pace sociale e danneggiano il popolo e la resistenza palestinesi", ha commentato il portavoce del governo, Ehab al-Ghsain, aggiungendo che le sedi saranno riaperte al termine dell'indagine, ma senza indicare quali servizi sarebbero finiti nel target del Ministero.



Ma c'è chi pensa che a muovere le autorità di Gaza siano state le notizie sulla presenza di miliziani di Hamas in Sinai, dove sarebbero impegnati in attacchi contro il nuovo regime frutto del colpo di Stato militare. Non è certo un buon periodo per Hamas: dopo la caduta del regime di Fratelli Musulmani, di cui il movimento palestinese è parte, l'Egitto ha lanciato una vera e propria campagna. I tunnel da Rafah a Gaza sono stati chiusi, impendendo l'ingresso di beni di prima necessità e di carburante, fondamentale al funzionamento degli ospedali e delle piccole fabbriche, e l'esercito ha preso di mira i miliziani islamisti in Sinai, tra cui sembra ci siano membri di Hamas. Nena News

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