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16/10/2014

Oms: improbabile epidemia in Occidente Onu: serve un miliardo di dollari

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha ridimensionato l’allarme per l’ebola in Occidente, sostenendo che un’epidemia del virus in Europa o Stati Uniti è improbabile considerando che vi sono sistemi sanitari strutturati ed efficienti. Christopher Dye, direttore della strategia del braccio Onu per la sanità, ricordando che «l’eventualità che, una volta introdotto, il virus si diffonda altrove, è un qualcosa di cui tutti devono essere preoccupati», ha sottolineato che «siamo fiduciosi che nel Nord America e nell’Europa occidentale, dove i sistemi sanitari sono molto forti, è improbabile che assisteremo a focolai importanti». 

BAN KI-MOON: “SERVE UN MILIARDO PER CONTRASTARE IL VIRUS”  

Nel pomeriggio arriva l’appello del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon affinché la comunità internazionale «finanzi il miliardo di dollari di aiuti» richiesto per contrastare il virus. L’obiettivo, ha aggiunto il segretario Onu, è che dopo il primo dicembre il numero dei contagi di Ebola cominci a diminuire. La solidarietà di tanti paesi non basta, ha detto, servono azioni concrete. È previsto invece un vertice Oms-Fifa per decidere se il Mondiale di calcio per club, in programma dal 10 al 20 dicembre in Marocco, potrà giocarsi o meno.  

CASI SOSPETTI A MADRID, PARIGI E YALE  

Intanto, però, un nuovo paziente con sospetti sintomi di ebola è stato messo sotto esame all’ospedale di Yale, sede della prestigiosa università della Ivy League, New Haven in Connecticut. Se le analisi confermassero i sospetti dei medici si tratterebbe del terzo caso di contagio negli Stati Uniti. In Ohio, invece, due scuole sono state chiuse per il timore del contagio, visto che un membro del personale sarebbe stato sullo stesso aereo della seconda infermiera di Dallas infetta. Anche a Parigi torna alta l’allerta ebola: secondo Le Parisien, un’infermiera che aveva curato l’operatrice umanitaria rimpatriata dalla Liberia e guarita dal virus alla fine di settembre, è stata ricoverata con febbre alta all’ospedale «Begin». A inizio pomeriggio l’infermiera è stata trasportata dai pompieri nell’ospedale in quanto affetta da una febbre prolungata superiore ai 38 gradi. Il ministero della Sanità, per il momento, non conferma. Da Parigi veniva anche un altro caso sospetto individuato a Madrid: l’uomo, atterrato con un volo Air France a Barajas, è stato ricoverato all’ospedale Carlo III dopo aver manifestato i sintomi del virus durante il viaggio. Si tratta di un missionario spagnolo, reduce dalla Liberia.Il sacerdote appartiene allo stesso ordine degli altri due missionari rimpatriati dall’Africa occidentale nelle ultime settimane contagiati del virus, che ne ha ucciso uno. 

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