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13.06.2014

L'Albania in marcia per fermare le vendette di sangue
di Domenico Letizia

Dal 22 Giugno al 1 luglio 2014 si terrà la “Marcia per la Pace” in Albania. La marcia partirà dalla regione di Tropoje, passerà per Puke, Lav Vaudejes e Shkoder, con arrivo previsto a Tirana il 1 luglio.

Nel paese è in atto una mobilitazione per combattere il fenomeno della 'gjakmarrjes', la vendetta di sangue. Secondo le organizzazioni internazionali per i diritti umani tale pratica mina la stabilità e il futuro della stessa Albania, soprattutto nella regione settentrionale.

La faida di sangue è uno dei problemi sociali più tragici per la società albanese. Il fenomeno consiste nell’obbligo di vendetta che impone ai figli e ai parenti di un criminale o presunto tale di rimanere reclusi nelle proprie abitazioni, pena la morte per vendetta.

Secondo la rivista Perqasje «il suo superamento può avvenire solo attraverso la promozione di una cultura di Pace e nonviolenza che favorisca sia percorsi di riconciliazione tra le famiglie in vendetta, sia percorsi di riconciliazione collettiva: i cittadini albanesi non dovranno mai più sentire la necessità di farsi giustizia da soli, perché lo Stato sarà presente e in grado di tutelare i loro diritti».

Per combattere tale fenomeno le organizzazioni per i diritti umani ritengono indispensabile la mobilitazione della società civica nazionale e internazionale, dotando il Paese di un sistema giuridico-legislativo adeguato a sostenere un processo di superamento del fenomeno e rendendo certa la pena per quanti si macchiano di crimini legati alle 'vendette di sangue'.

In occasione della Marcia per la Pace le organizzazioni per i diritti umani si augurano che la società internazionale e quella albanese sostengano la creazione in Albania di un movimento popolare che promuova la cultura della vita, del rispetto reciproco, della riconciliazione e che sensibilizzi le istituzioni affinché garantiscano il rispetto delle norme giuridiche, presenti nel paese, approvate per contrastare il fenomeno della 'vendetta di sangue'.

Le organizzazioni per i diritti umani e la società civile chiedono il rispetto e l’applicazione della legge 9389 del 4/5/2005 per la creazione e il funzionamento del Consiglio di coordinamento per la lotta contro le vendette di sangue, promuovendo la prassi di una risoluzione non vendicativa dei conflitti familiari ancorata alla pratica della nonviolenza e della riconciliazione.

L’evento della Marcia per la Pace mira ad attirare l'attenzione dei media nazionali e internazionali e a ricordare le numerose vittime della violenza della gjakmarrjes. In occasione dell’evento le organizzazioni promotrici hanno pubblicato un appello invitando a sottoscriverlo e a pubblicizzarlo, l’appello è presente in rete all’indirizzo: www.operazionecolomba.it/albania/1891-appello.html

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