Fonte: El Espia Digital
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26 Ott 2014

Massima tensione nella Novorussia davanti ad una possibile offensiva di Kiev e la presenza di navi USA che si avvicinano al porto di Mariupol.
Traduzione di Luciano lago

Si avvicina una nuova escalation nella guerra in Ucraina: sono trapelate informazioni di una avvicinamento di una flotta USA verso il porto di Mariupol, una città portuale trasformata in una fortezza dagli ucraini. Gli indipendentisti della Novorussia hanno giurato di conquistare Mariupol se arriva la flotta yankee; cosa che implicherebbe uno scontro diretto tra i miliziani della Novorussia e gli USA.

Oleg Tsariov, presidente del Parlamento della novorussia, ha avvisato gli americani circa l’invio delle loro navi da guerra: ” se i nordamericani invieranno la loro flotta a Mariupol, poco dopo sarà la nostra flotta”, ha scritto Tsariov sulla sua pagina di Facebook.

Il leader dei Parlamenti uniti della Novorussia (repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk ) ha commentato così le voci mediatiche che circolano circa un virtuale invio di navi da guerra dell’armata statunitense al porto di Mariupol, città occupata, militarizzata e convertita dalle truppe ucraine in una fortezza difensiva.


Tsariov ha esaltato l’eroismo dei miliziani, rivendicando l’immagine dei combattenti sovietici, ha sottolineato anche che, “in una proporzione inuguale di uno contro cinque, siamo passati alla controffensiva”, ha asserito in una allusione ai territori sotto il controllo delle forze di autodifesa. “Non consiglierei ai nordamericani di portare la loro flotta fino a Mariupol, o meglio  che raccolgano le loro navi”, ha scritto Tsariov di seguito.

In piena chiusura della campagna elettorale, il consigliere presidenziale Yuri Lutsenkon ha dichiarato senza indugi che la tregua delle armi dichiarata con le milizie popolari di Donetsk e di Lugansk era necessaria per fabbricare gli armamenti di alta precisione ed ottenere l’aiuto dell’Occidente, in forniture di armi, equipaggiamenti e consulenza militare.

Mariupol sarà presa con un assalto

Nelle ultime ore la situazione a Mariupol si è aggravata. L’artiglieria dell milizie della RDP sta bombardando le posizioni dei “castigatori” ucraini. “Hanno iniziato un intenso bombardamento con artiglieria dalle posizioni in direzione di Mariupol”, ha informato il comandante del battaglione “Santa Maria”, Dimitri Linlo sulla sua pagina Facebook,(questa formazione aveva disertato dalle sue posizioni vicino a Shajtiorsk e si è unita al Battaglione “Azov”). “Nello stesso tempo, bombardano attivamente e con precisione. Ancora non ci sono informazioni circa i morti e i feriti. Non c’è stata tanta attività da molto tempo. Vogliono entrare per la zona del ristagno perchè colà è possibile passare con i carri armati”.

Nella notte del 23 di Ottobre nel nordest di Mariupol, è stato distrutto dalla milizia il gruppo del Battaglione Speciale “Santa Maria”, sono morti vari militari ucraini. Secondo alcune informative tra i morti c’è Dmytro Karchinsky, un famoso nazionalista.

Un poco prima, nel paese di Pishevik (nel nord di Mariupol vicino al fiume Kalmius) gli agenti del servizio di intelligence hanno fatto scoppiare un BTR dei “castigatori”. Gli occupanti hanno riconosciuto la morte di uno dei loro militari, benchè in realtà abbiano subito delle perdite significative. Attualmente si stanno registrando degli scontri vicino Mariupol nella zona della fabbrica delle birre, ci sono esplosioni provocate da colpi di armi da fuoco e granate. Presumibilmente in quel posto stanno operando i partigiani o i gruppi di servizio dell’intelligence e del sabotaggio della milizia.

Nella città sta crescendo il panico. Tra i collaborazionisti (di Kiev) si stanno estendendo rapidamente le voci che nella città ci siano un gruppo di vendicatori del popolo travestiti da occupanti. Si presume che entrino nelle case dei “coscienti” (i russofobi) locali, si presentino come soldati del Battaglione Vittoria e si portino via i partigiani della giunta. Nessuno li ha mai visti più. Risulta difficile stabilire se questo è sicuro oppure no. Tuttavia è chiaro che i gruppi di servizio della intelligence della milizia operano nella città in forma molto attiva. Sembra che sia in marcia la preparazione per l’assalto, che potrebbe iniziare nelle prossime ore.

Le milizie del Donbass si stanno preparando per le battaglie strada per strada a Donetsk

Così come aveva avvisato il colonnello Strlkov, tutti gli indizi puntano a che Kiev possa rompere la tregua e lanciare una offensiva su Donetsk. “Questa notte a Donetsk ci sono stati molti episodi turbativi della tranquillità, dall’una del mattino in molti quartieri si sono udite raffiche di armi di grosso calibro, benchè non si siano registrati casi di distruzione delle case per l’impatto dei proiettili. Alle 9,30 della mattina i bombardamenti si udivano da tutte le parti della città. L’Esercito della Novorussia si trova in piena preparazione al combattimento. Le unità dei carri della milizia sono sulle loro posizioni per respingere l’attacco delle truppe della giunta di Kiev. Dalla via Kievsky, a Donetsk, in direzione verso l’aeroporto è appena passata una colonna di di carri delle truppe della RPD. Le milizie si preparano per la lotta strada per strada nel territorio di Donetsk, si stanno creando in fretta i punti di resistenza e le posizioni per la difesa antiaerea. Risulta chiaro che l’inizio dei combattimenti sarà questione di ore. Lo indica il comunicato delle autorità della Nuova Russia.

La situazione nel Donbass si trova in un momento di estrema tensione. I droni della NATO sorvolano continuamente il territorio Novorusso. I miliziani novorussi hanno affrontato un carro Leopard vicino al paese di Frunze.. Quasi tutte le unità della milizia vengono trasferiti al fronte. La tregua non è stata mai rispettata dagli ucraini, l’alt al fuoco non c’è mai stato., Kiev ha preteso di usare la tregua per fortificare le posizioni, obiettivo che non si può ottemperare per completo per causa della resistenza delle milizie; tuttavia adesso tutto indica che si avvicina qualcosa di grande. Il 2 di Novembre si celebrano le elezioni a Donetsk, i novorussi sperano una offensiva di Kiev.

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