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09 apr, 2014

Gli scontri nell’Ucraina orientale

Il punto della situazione di quanto avvenuto a Donetsk, Luhansk e Kharkiv.

La tensione nelle città orientali dell’Ucraina non è diminuità. Anzi. La situazione è particolarmente critica a Donetsk, Luhansk e Kharkiv, dove il governo di Kiev sta reagendo con l’impiego delle forze militari, a differenza di quanto avvenuto in Crimea. Nella penisola, infatti, i separatisti presero il possesso dei palazzi del potere senza effetturare azioni di forza

Procediamo con ordine città per città.

A Donetsk sessanta manifestati filo russi sono stati catturati dopo l’occupazione degli uffici governativi. Secondo quanto riferito dalle autorità sono stati sparati alcuni colpi, ma al momento non si hanno notizie di feriti né tantomeno di vittime. Donetsk è particolarmente importante come centro, in quanto è il capoluogo della provincia di Oblast in cui risiedono oltre 4 milioni di ucraini (il 10% della popolazione totale).

A Luhansk la polizia ucraina ha sgomberato 50 filorussi, senza far ricorso alla violenza, penetrati nell’ufficio regionale per la Sicurezza, prendendo in ostaggio 60 persone. Stando a quanto ricostruito i rapitori hanno avevano intenzione di usare i civili come scudi umani. Ma questa informazione non è stata confermata. Appare certo invece che il video (visionabile a fine articolo), sia stato girato proprio a Luhansk.

A Kharkiv è stata condotta una massiccia operazione anti-terrorismo da parte delle unità speciali dell’esercito di Kiev. I palazzi del governo locale erano stati “conquistati” da circa un centinaio di manifestanti, che comunque hanno abbandonato gli edifici senza opporre resistenza.

In tutti i casi gli indipendentisti chiedono un referendum come a quello svoltosi in Crimea che comunque non è stato riconosciuto da alcun organismo internazionale.

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