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04 feb, 2014

Una giornata cruciale in Ucraina

Il parlamento discute della legge sull'amnistia della settimana scorsa di fronte alla richiesta di modifica dell'opposizione e forse il presidente vuole anticipare le elezioni

È iniziata una nuova seduta del Parlamento ucraino per risolvere la grave crisi politica del Paese. Uno dei punti all’ordine del giorno – forse il più importante – è quello che riguarda l’amnistia per i manifestanti che lo stesso parlamento aveva approvato la settimana scorsa.

Un provvedimento che lega la scarcerazione di coloro che avevano preso parte alle manifestazioni di piazza, al fatto che i manifestanti lasciassero subito liberi gli ingressi dei palazzi istituzionali occupati, entro 15 giorni. Ma l’opposizione nei giorni scorsi ha detto di voler chiedere l’abrogazione dell’amnistia con questo meccanismo condizionato per proporne un’altra «incondizionata». In aula ci sono 378 deputati su 450, il premier ad interim Serghi Arbuzov, il procuratore in capo Viktor Pshonka, il capo dell’amministrazione presidenziale Andri Kliuiev e diplomatici stranieri.

Tra le voci che si rincorrono nella capitale Kiev, c’è anche quella che dice che il presidente ucraino Viktor Ianukovich potrebbe accettare di indire in anticipo le elezioni politiche e presidenziali per porre fine alla crisi politica: lo ha detto il suo rappresentante in Parlamento, Yuri Miroshnichenko. Ianukovich ha discusso questa possibilità durante un incontro con i deputati del suo partito (il Partito delle Regioni) la settimana scorsa, ha precisato Miroshnichenko.

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