L'Huffington Post
09/08/2014

Sulle ragazze rapite in Siria, Lapo Pistelli assicura: "Siamo sulle tracce dei rapitori". Ma chiede discrezione e silenzio

"Serve discrezione, serve silenzio, è da prima che la notizia fosse nota che noi siamo sulle tracce, alla caccia del gruppo che ha preso le due ragazze". Lo afferma il vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, parlando del rapimento in Siria di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli a Sky Tg24.

La Farnesina, ha sottolineato Pistelli, "si è mossa sin dal primo giorno, cioè sei giorni prima che la notizia fosse nota al grande pubblico. So che può sembrare un modo convenzionale di comportarsi, però serve discrezione e serve silenzio". Vanessa Marzullo di Brembate (Bergamo) e Greta Ramelli di Gavirate (Varese), rispettivamente 21 e 20 anni, si trovavano in Siria dal 28 luglio per seguire progetti umanitari. Sono tra le fondatrici del progetto Horryaty, un'iniziativa di solidarietà per il paese che si occupa in particolare di attività nel settore sanitario e idrico.

Non mancano le polemiche. A sollevarle è l'assessore all'Ambiente del Comune di Varese ex An poi Pdl, Stefano Clerici, sulla sua pagina Facebook. "Ora mi chiedo: per le due sprovvedute (sarò diplomatico) partite per farsi i selfie tra i ribelli siriani è giusto che si mobiliti la diplomazia internazionale? Sì, per carità. Ma che addirittura si ipotizzi il pagamento di un riscatto a spese nostre?". Il suggerimento di Clerici è di "far pagare ai loro ancor più sprovveduti genitori. Umanamente mi dispiace, per carità, ma con la guerra non si scherza e da bambine è bene che non si giochi alle 'piccole umanitarie', ma con le barbie".

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